Profughi e sfollati del clima

Guerre e povertà non sono gli unici fattori a spingere i popoli ad emigrare: secondo uno studio dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, il numero di profughi per cause ambientali/climatiche sta crescendo a dismisura, e potrebbe raggiungere fino a 200 milioni entro il 2050.

Il cambiamento del clima colpisce e colpirà sempre più duramente i paesi sottosviluppati, in quanto esso renderà queste zone ancora più inospitali e povere a causa della desertificazione e dell’aumento del livello degli oceani. Le emigrazioni per motivi ambientali, a partire dagli anni ’90, sono già una realtà quantificabile in 27 milioni di persone sfollate, di cui l’80 % provenienti dai paesi più poveri.

Gli eventi meteorologici estremi e i disastri naturali sono più che triplicati negli ultimi 30 anni e non si tratta di eventi sporadici ma di un progressivo deteriorarsi delle condizioni ambientali che porterà ad una graduale e massiccia emigrazione.

A cura di M.B.

DA “LA REPUBBLICA”