Chiudere 300 centrali a carbone entro il 2030 in Europa

L’Europa dovrà avviare da subito la chiusura di 300 centrali a carbone, ed ultimarla entro il 2030, secondo Climate Analytics, per poter rispettare la soglia dei 2 gradi centigradi di aumento della temperatura globale. Per salvare il clima e l’ambiente ci vuole un taglio drastico delle fonti di energia “sporche”, ancora troppo utilizzate nell’Eurozona; è l’organizzazione no profit Climate Analytics, che si occupa dello studio dell’impatto antropico sul cambiamento climatico, che è arrivata a questa conclusione. Germania e Polonia sono i paesi che devono fare lo sforzo maggiore in quanto sono responsabili rispettivamente del 51 % e del 54 % delle emissioni di carbone, con gli altri paesi a seguire con percentuali sensibilmente minori. Centrali elettriche e grandi industrie dovranno rinunciare all’uso del carbone, puntando su biometano, eolico e solare, pena lo sforamento del limite stabilito dall’accordo di Parigi. Per Greenpeace l’Ue è ancora indietro sugli accordi siglati e preme per una transizione al 100 % a fonti rinnovabili e per la cancellazione dei sussidi pubblici per le fonti fossili.

A cura di M.B.

DA “LA REPUBBLICA”