Il lago Titicaca sta morendo

L’inquinamento ha raggiunto livelli così alti nel grande lago sudamericano che le specie animali autoctone si stanno estinguendo, tanto che vi è una visibile moria di rane, anfibi e pesci, le cui carcasse giacciono sulle coste. Una situazione desolante per gli abitanti dei villaggi che circondano il lago, le quali da millenni (si pensi alla fiorente civiltà degli Inca) sono legate indissolubilmente a questo meraviglioso bacino d’acqua dolce. Il dito è puntato contro il turismo, che con i suoi alberghi, ristoranti e mezzi di trasporto contamina in continuazione il lago, contro le miniere e gli scarichi inadeguati di sostanze nocive provenienti da insediamenti umani. Se si vuole preservare la bellezza e l’incanto di questi luoghi bisognerebbe promuovere perlomeno un turismo sostenibile e un piccolo esempio potrebbe essere quello di non comprare oggetti fatti in serie ma di privilegiare le fatture artigianali.

A cura di M.B.

DA “LA STAMPA”

L’inquinamento uccide un bambino su quattro

Un rapporto dell’ OMS da poco reso pubblico, afferma che un bambino su quattro nel mondo muore a causa dell’inquinamento dell’aria che respira o dell’acqua che beve. Sono più di un milione all’anno le piccole vittime dell’inquinamento (sotto i 5 anni), i cui organi delicati e sistema immunitario in fase di sviluppo sono i più esposti alle polveri sottili, all’inquinamento dell’acqua non potabile, alle infezioni date da servizi igienici non adeguati e alla malaria (che ha espanso il suo areale a causa del riscaldamento globale), tra le più diffuse cause di morte nell’infanzia. La situazione sta purtroppo peggiorando a causa non solo dei livelli di smog, della mancanza di acqua potabile e del global warming, ma anche a causa dei rifiuti elettronici, i Raee, riciclati e trattati (specialmente nei paesi poveri) senza alcuna norma di sicurezza in discariche abusive (la cui attività è prevista in crescita fino al 19 % nel 2018), in cui vengono impiegati bambini per bruciare i rifiuti, venendo inevitabilmente esposti ad esalazioni tossiche che hanno effetti devastanti su polmoni e cervello.

A cura di M.B.

DA “LA REPUBBLICA”