Asbesto 2.0: mappatura amianto nelle scuole

Un accordo tra il Ministero dell’Ambiente e la Struttura di missione per l’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio dei ministri ha dato vita al progetto “Asbesto 2.0” che prevede la mappatura del livello d’amianto negli edifici scolastici italiani, con Alessandria, Pisa e Avellino come città pilota e condotto da Ancitel e Sogesid, con appoggio del Cnr per la validazione scientifica dei risultati. Per ottenere un quadro omogeneo e completo di mappatura sul territorio ci si servirà per la prima volta di tecnologie di telerilevamento e droni con telecamere ad alta risoluzione, poiché purtroppo finora molte regioni si sono sottratte all’obbligo di trasmettere dati sulla presenza di amianto nelle scuole (e altri edifici) al Ministero, cosa che dovrebbero fare annualmente. Si contano ben 2400 scuole contaminate dalla sostanza in Italia, con ricadute potenziali su 400.000 persone tra alunni e docenti, secondo i dati dell’Osservatorio nazionale amianto, resi pubblici ad un convegno del M5S alla Camera. I siti a rischio in totale (oltre alle scuole) sono ben 53.000, con 380 siti particolarmente pericolosi per presenza di amianto friabile, secondo l’Ispra. Tra le malattie che colpiscono migliaia di italiani all’anno a causa dell’amianto c’è il mesotelioma, un tumore al polmone spesso fatale. Servirebbero importanti interventi di bonifica e discariche per l’amianto, ad oggi carenti, e soprattutto una copertura informativa migliore sui siti a rischio.

A cura di M.B.

DA “LA REPUBBLICA”

La congiura del silenzio dei media americani sul clima

Secondo quanto sostiene uno studio della Ong Mediamatters, negli USA sarebbe avvenuto nel 2016 un deciso calo di informazioni sul mutamento climatico nei maggiori notiziari serali e domenicali di canali come abc, Fox ed Nbc. Il crollo verticale rispetto al 2015 (anno dell’accordo di Parigi) è del 66 % di copertura informativa sul clima e, sommando i minuti dedicati a questo tema da tutte le trasmissioni e i servizi televisivi, si arriva solo a 50 minuti, di cui metà sono merito esclusivo dei tg serali della Cbs. Persino il dibattito dei candidati alla Casa Bianca su questo tema è stato passato quasi totalmente sotto silenzio (con l’eccezione dell’emittente Pbs) e ciò spiega, come dice il Guardian, la confusione degli americani a proposito di esso. Pur essendo alta la preoccupazione e la percezione di pericolo sul clima che cambia, solo la metà degli americani è a conoscenza del fatto che l’attività antropica sia un fattore chiave che innesca il mutamento e che la maggior parte degli scienziati a livello mondiale concordi sul riconoscimento dell’esistenza del cambiamento climatico.

A cura di M.B.

DA “LA REPUBBLICA”