La Norvegia punta su industria e ambiente

Erna Solberg, premier conservatrice norvegese, ha da poco esternato le sue idee riguardo la fonte di profitto più importante del suo paese, ovvero il petrolio, sostenendo che la Norvegia non potrà a lungo vivere di rendita sfruttando questa fonte e che è tempo di puntare su energie rinnovabili che a lungo termine porteranno molti più vantaggi. Una presa di posizione rivoluzionaria per un paese che ricava la sua ricchezza dall’oro nero e il cui prodotto interno lordo è dato al 15 % dalle trivellazioni marine, ma la Norvegia aveva già dato dimostrazione di sensibilità verso le tematiche ambientali, prefiggendosi (come la Svezia) l’obiettivo del raggiungimento entro il 2030 della neutralità delle emissioni, compensando con scelte ecologiche. Erna Solberg ha voluto salvare bilancio sostenibile e welfare prelevando riserve dal fondo sovrano (che è il più ricco del mondo), facendo capire chiaramente quali sono le nuove priorità della Norvegia, senza però far mistero che servirà stringere la borsa. La strategia è chiara: svolta per la reindustrializzazione, verso l’impiego delle competenze dei norvegesi in settori come la tecnologia e l’ambiente, non senza un piccolo sacrificio sulla crescita, che, come dice Solberg, sarà però compensato in futuro dalle scelte previdenti di oggi.

A cura di M.B.

DA “LA REPUBBLICA”