La vita inaspettata

La vita inaspettata

Il fascino di un’evoluzione che non ci aveva previsto

Di Telmo Pievani

Edito da Raffaello Cortina Editore

Presentazione

Interrogato da un teologo su quale fosse la caratteristica più spiccata di Dio creatore, il biologo inglese J.B.S. Haldane rispose: “Una smodata predilezione per i coleotteri”. All’epoca se ne consideravano circa quattrocentomila specie contro..una sola del genere Homo. E forse i coleotteri popoleranno il pianeta quando Homo sapiens non sarà nemmeno più un ricordo. Frutto di cosmica contingenza, uno dei tanti arbusti del “cespuglio della vita” sopravvissuti alla lotta per l’esistenza, l’essere umano si è fatto strada in una natura che non perde occasione di schiacciarlo, facendogli provare il senso della solitudine nell’Universo. In questo libro Telmo Pievani ci rammenta che la comparsa degli organismi viventi è stata un fenomeno inatteso, e ne ricostruisce la storia evolutiva come un intrico di biforcazioni privo di direzioni privilegiate, sicché anche l’animale uomo si rivela tutt’altro che l’eccezione animata dalla scintilla divina. Proprio in questo modo si conquista una rinnovata solidarietà con tutta la “rete del vivente”, come la chiamava Charles Darwin, senza nessuna concessione a fondamentalismi e superstizioni.

Il Trentino chiude i rubinetti al Veneto

L’acqua, in quota, in Trentino e Alto Adige sta scarseggiando, i laghi di montagna si stanno prosciugando per la scarsità di piogge e dunque la regione ha “chiuso i rubinetti” al Veneto, a sua volta assetato dall’assenza di precipitazioni. Il Veneto aveva chiesto aiuto alla regione Trentino a monte per implementare il corso dei fiumi fino a valle, ma nonostante gli iniziali sforzi fatti da quest’ultima con turbine elettriche poste sul fondale del lago di Santa Giustina in Val di Non, l’acqua che scorreva a valle risultava ancora insufficiente. Ora purtroppo il lago di Santa Giustina è ai livelli minimi, l’acqua è scarsa, limacciosa e torbida, tanto che i pescatori locali, abituati a un bottino di carpe, anguille e trote argentate in primavera, non ricordano una situazione simile. Il Trentino dunque non può più permettersi la solidarietà.

DA “LA STAMPA”

A cura di M.B.

In Africa è allarme fame

Il Sud Sudan, il bacino del lago Chad e il Corno d’Africa rischiano presto di rivivere la carestia del Biafra, di cui quest’anno è il 50esimo anniversario: purtroppo ancora una volta un numero spaventoso di persone, ben 30 milioni, non hanno sufficienti risorse d’acqua e cibo per sopravvivere, tra cui 1,5 milioni di bambini, che rischiano una morte imminente per denutrizione. Ecco cosa accade nelle varie zone:

Corno d’Africa: La siccità ha provocato la morte dell’80 % del bestiame e il suolo non produce più alcuna fonte di sostentamento, tanto che uomini, donne e bambini, stremati dalla fame, sono costretti a cercare acqua e aiuto camminando per molti km.

Somalia: In Somalia si rischia di rivivere la carestia del 2011, che ha causato 260,000 vittime. Oggi 6,2 milioni di persone hanno necessità di essere aiutate, non solo con cibo e acqua, ma anche con cure mediche, in quanto il colera sta dilagando e ha già colpito 18,000 persone.

Kenya: Il governo ha già dichiarato lo stato di emergenza per siccità. La situazione è critica per la parte meridionale e orientale del paese e 5,6 milioni di persone hanno bisogno di aiuto.

Sud Sudan: Dal 2013 vi è una guerra civile, esacerbata dalla siccità e dalla carestia, che colpisce più di 4 milioni di persone e 250,000 bambini sono a rischio di morte per denutrizione.

Lago Chad: Comprende Camerun, Nigeria, Chad e Niger. Qui le azioni violente di Boko Haram si uniscono alla povertà, al colera e alla fame. Inoltre il Lago Chad stesso soffre per i cambiamenti climatici e la sua superficie si è ridotta di molto, impedendo l’attività tradizionale della pesca. In tutto sono 10,6 milioni di persone in difficoltà in questi paesi.

La coordinatrice del progetto AGIRE, Alessandra Fantuzi, avverte che nel continente africano e nelle zone da cui da cui provengono la maggior parte dei profughi che si recano in Europa, una catastrofe umanitaria è imminente, ed è necessario aiutare queste persone in difficoltà nei loro paesi prima che sia troppo tardi.

DA “LA STAMPA”

A cura di M.B.

I tempi della storia

I tempi della storia

Economie, società, civiltà

Introduzione di Luca Meldolesi

Di Fernand Braudel

Edito da Edizioni Dedalo

Presentazione

“Per me, in una civiltà o in una economia, è essenziale quel che vi è di profondo e di durevole: io sono per la lunga durata”. Negli scritti di Fernand Braudel qui raccolti per la prima volta in volume (saggi di analisi sociale ed economica, articoli sul dialogo tra le scienze sociali, ritratti di grandi storici di oggi e del passato, vivaci testimonianze ed interviste di tipo autobiografico), un modo di “fare storia” di straordinaria efficacia e immediatezza.