Diario da Miami che attende Irma

La gente a Miami, terrorizzata dalle notizie della devastazione che Irma ha portato nei Caraibi, si è fiondata nei supermercati e centri commerciali facendo incetta di tutti i generi alimentari e di promo soccorso, lasciando gli scaffali vuoti. Ma il problema è anche trovare rifugio: molti hotel sono al completo per giorni e altri hanno addirittura chiuso temporaneamente. La città è diventata silenziosa, spettrale, mentre gli automobilisti si affollano nelle autostrade per fuggire più lontano possibile, lasciando a secco le pompe di benzina. Elettricità ed acqua potabile sono i maggiori problemi per chi si trova nel mezzo di una zona colpita da uragani.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Le emissioni dei leader dei combustibili fossili

La rivista scientifica Climate Change fondata nel 1969 da scienziati del MIT ha compiuto una ricerca tracciando le emissioni dei produttori più importanti di combustibili fossili come Shell, Bp, Chevron e Total (solo per fare alcuni nomi) e il risultato è il seguente: le emissioni di novanta aziende leader nel settore dei combustibili fossili sono responsabili per il 50% dell’incremento della temperatura globale, del 57% dell’anidride carbonica nell’atmosfera e del 30% dell’innalzamento dei livelli del mare dal 1880 ad oggi. Nella lista figurano anche le italiane Eni ed Italcementi, con responsabilità calcolate rispettivamente allo 0,3% e allo 0,02%. I maggiori responsabili, quasi superfluo a dirsi, sono le aziende petrolifere americane, cinesi, russe e del Golfo Persico.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.