El Niño responsabile del picco di CO2 negli ultimi due millenni

L’aumento di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera è causato dal fenomeno atmosferico ciclico che si origina nel Pacifico equatoriale ed è detto El Niño: questo è un dato che gli scienziati già da tempo avevano appurato. Tuttavia la portata di quest’incremento non era nota, ma ora il dilemma è stato risolto da un satellite orbitante della Nasa, che ha rilevato come l’ultimo fenomeno di El Niño (2015-2016), abbia causato il più notevole incremento di emissioni di CO2 negli ultimi duemila anni; infatti tra Sudamerica, Africa e Asia sud orientale sono state emesse 2,5 miliardi di tonnellate di anidride carbonica in più rispetto al 2011 (ovvero un picco del 50% in più di emissioni rispetto alla media di 3 ppm all’anno di CO2). Lo scorso mese di maggio ha registrato ben 409, 65 ppm di CO2 nell’atmosfera (solo 9 anni fa era 21 ppm più basso).

Nell’Ottocento, agli albori della produzione industriale, i miliardi di tonnellate di anidride carbonica erano 595, oggi sono 890. Questo aumento causa a sua volta un picco di fenomeni El Niño, che portano temperature ed eventi estremi, portando a loro volta ad un aumento significativo di CO2: la situazione è quella del gatto che si morde la coda.

DA “IL CORRIERE DELLA SERA”

A cura di M.B.

USA: Inferno di fuoco in California

Il nord della California è da giorni divorato dalle fiamme e si contano 23 morti e 670 dispersi; la Napa Valley e i suoi vigneti sono stati distrutti dagli incendi, che secondo la Cbs sono 22 (quelli non ancora domati). Una coppia di centenari è morta tra le fiamme della propria casa: uno dei casi di cronaca più strazianti. E mentre il cielo su Disneyland diventa arancione, rendendo il paesaggio irreale e apocalittico, le piogge non arriveranno se non il 20 ottobre e ciò vuol dire che l’inferno durerà ancora come minimo otto giorni.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Save the Children: 6 milioni di bambini morti per fame prima dei 5 anni

Ogni anno nel mondo muoiono sei milioni di bambini sotto i cinque anni per cause prevenibili e curabili, tra cui la malnutrizione, che provoca la metà di questi morti. 155 milioni di bambini sono cronicamente malnutriti e 52 milioni sono in immediato pericolo di vita. Save the Children denuncia la situazione di povertà, fame e disagio causato da conflitti e cambiamenti climatici nei paesi più poveri del globo; per non parlare della carenza di servizi igienici ed istruzione. In 103 paesi a basso e medio reddito sono quasi 700 milioni i bambini in situazione di povertà multidimensionale: le situazioni peggiori si registrano in India, in Etiopia, Sudan e Niger. Nel 2016 65 milioni di persone sono fuggite dalle proprie terre e 122 milioni di bambini soffrono per la fame e i conflitti che colpiscono contemporaneamente. Asia meridionale e Africa sono i luoghi in cui i bambini soffrono maggiormente per la malnutrizione cronica (ne soffre nel mondo un bambino su quattro sotto i 5 anni) e acuta, mentre 41 milioni sono i bambini obesi e in sovrappeso (di cui quattro nei paesi ad alto reddito). La malnutrizione, come fa sapere l’organizzazione umanitaria, è una condanna a vita, perché nonostante si possa sopravvivere ad essa, si è condannati a convivere con danni cognitivi ed esposizione a infezioni poiché il sistema immunitario risulta danneggiato.

Per sensibilizzare al problema della malnutrizione, Save the Children ha organizzato alla Microsoft House di Milano una mostra dedicata a questo tema, con un percorso che consente di immergersi direttamente attraverso suoni, immagini e odori nei paesi dove regna la povertà e i conflitti sono all’ordine del giorno.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

 

La tempesta Ophelia diventa uragano e viaggia verso l’Europa

La tempesta tropicale Ophelia è diventata un uragano di categoria 1 ed è la decima tempesta consecutiva della stagione a trasformarsi in uragano, come comunica il Centro Uragani degli USA; l’ultima volta era accaduto a fine ‘800. Ora si dirige anziché verso i Caraibi e la Florida (la rotta tradizionale), verso l’Europa, verso il Portogallo occidentale, a velocità 5 km/h con venti a 135 km/h.

DA “LA STAMPA”

A cura di M.B.

California: danni e vittime degli incendi

I vigili del fuoco stanno tentando di affrontare la peggiore stagione d’incendi nella storia dello stato della California; purtroppo i danni a cose e persone sono ingenti e il bilancio è destinato ad aumentare. 3500 sono le abitazioni e i centri commerciali rasi al suolo e nella contea di Sonoma si sta pagando il maggior tributo di vittime (finora 11). I quartieri andati in fumo sono molti nel capoluogo Santa Rosa e molti sono i senzatetto e gli evacuati, oltre alle persone rimaste senza acqua e luce. 68 mila ettari di verde sono stati lambiti dalle fiamme e per otto contee note per le loro aziende vinicole è scattato lo stato di emergenza. Da Los Angeles a San Francisco i cosiddetti “diablos”, ovvero venti fortissimi, stanno facendo da micce per i roghi a causa delle temperature straordinariamente alte e la siccità: non si sa se in principio l’incendio sia stato doloso, sta di fatto che a propagare e moltiplicare gli incendi sul territorio sono stati questi venti, che non accennano per ora a calmarsi.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.