L’innalzamento dei mari? Per i repubblicani americani e’ colpa della caduta dei massi

Il livello del dibattito sul cambiamento climatico in America si sta abbassando sempre di più: ad un’audizione davanti alla commissione Spazio, scienza e tecnologia del Congresso, un ricercatore, Phil Duffy, si è sentito rivolgere la seguente affermazione da parte di Mo Brooks, un parlamentare repubblicano: l’innalzamento del livello dei mari non sarebbe dovuto al surriscaldamento che causa lo scioglimento dei ghiacci, bensì alle pietre trasportate dai fiumi e dall’erosione delle scogliere. Secondo il pensiero a dir poco assurdo del parlamentare, i sassi obbligherebbero le acque a risalire, causando l’innalzamento documentato negli ultimi decenni. Il ricercatore ha educatamente cercato di spiegare al parlamentare come scientificamente tutto ciò non possa incidere nell’arco di pochi decenni. Purtroppo il suo interlocutore pare non abbia recepito, e abbia continuato imperterrito ad esporre le ragioni del negazionismo climatico non con dati scientifici ma attraverso aneddoti improbabili e opinioni personali discutibili.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Uccelli migratori minacciati dal surriscaldamento globale

La popolazione di uccelli migratori sta inesorabilmente diminuendo a causa della distruzione degli habitat, del surriscaldamento che porta a sfavorevoli modifiche di quest’ultimo e della caccia indiscriminata. Il 40% delle specie sono a rischio e ben 200 specie sono passate in pochi anni allo status di “globalmente minacciate”. Numerose specie di volatili, tra cui le nostre amate rondini, non sopravvivono più alla migrazione dall’Africa all’Europa, in quanto il cambiamento climatico sta facendo espandere l’area del deserto sahariano verso sud, dunque il dispendio di energie è sempre maggiore per il viaggio e molti esemplari non ce la fanno. Questa ecatombe va fermata con una maggiore sensibilizzazione nei confronti di queste creature capaci di collegare tra loro ecosistemi tra i più diversi. Purtroppo molto di ciò che è stato fatto è irreversibile e continuiamo imperterriti ad occupare prepotentemente il posto che spetta anche alle altre forme di vita.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.