Dissesto idrogeologico in Italia

Il rapporto dell’ISPRA “Dissesto idrogeologico in Italia”, ha messo in luce il fatto che nel 2018 sono a rischio in media ben il 91% dei nostri comuni ed oltre 3 milioni di famiglie abitano in zone ad alta vulnerabilità. Si espande inoltre rispetto a qualche anno fa la superficie soggetta ad allagamenti oppure a frane; 550.000 edifici sorgono in luoghi ad alto rischio frane mentre 1 milione di edifici sorgono in luoghi ad alto rischio di allagamento. 7 milioni di individui vivono in luoghi ad alta vulnerabilità: 1 milione di essi a causa di possibili frane e i restanti 6 milioni a causa di dissesti idraulici di media o alta intensità. I valori più elevati di popolazione a rischio si trovano in Veneto, Lazio, Campania, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Liguria. Le industrie e i servizi collocati in zone a rischio frana si riscontrano maggiormente in Campania, Toscana, Emilia Romagna e Lazio. Mentre per ciò che riguarda il rischio alluvioni si trovano in Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia e Liguria. Quasi 38.000 beni culturali si trovano in aree a rischio frana, mentre 40.000 sono in zone a medio/basso rischio allagamento. In alcune regioni la percentuale di comuni a rischio raggiunge il 100%: Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Toscana, Molise, Basilicata, Marche, Calabria, Umbria e Liguria, mentre in Lazio, Abruzzo, Piemonte, Campania, Trentino e Sicilia il rischio è calcolato tra il 91 e il 100%.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

La verde Inghilterra diventa gialla

Gli agricoltori del Sussex ormai chiamano le loro terre la “Sussex savannah”: effettivamente i tradizionali e ben conosciuti prati verdi inglesi si sono inariditi quest’estate, con una calura e siccità che fanno registrare un record negativo dal 1961. Questa settimana in Gran Bretagna si toccheranno i 35 gradi e non si vede pioggia da ben due mesi (!), cosa che fa dell’estate 2018 la più arida dalla seconda metà del 1700. L’allarme diramato è arancione, ovvero quasi di emergenza nazionale: gli abitanti sono stati invitati a stare il più possibile in casa e nascondere gli oggetti in vetro dalla luce solare per evitare incendi. Le foto satellitari riportano la situazione di drammatica siccità delle campagne: dove a nord della Manica si era abituati a vedere una macchia verde, se ne estende una gialla. Gli agricoltori e gli allevatori sono disperati per la carenza delle risorse idriche, tanto che si è arrivati al punto di bandire l’uso delle pompe da giardino. Alcuni stagni dell’Inghilterra centrale sono rimasti all’asciutto, mentre parti di fiumi non sono più navigabili a causa della siccità. I meteorologi prevedono che la situazione continuerà, con temperature di dieci gradi sopra la media stagionale. Gli unici ad esultare sono gli archeologi: con la siccità siti preistorici e rovine romane stanno affiorando per assenza di vegetazione e sono nettamente più visibili dai satelliti.

DA “IL CORRIERE DELLA SERA”

A cura di M.B.