Il maltempo uccide e devasta i boschi

Sono il nord con il Veneto e il sud con la Sicilia a pagare il prezzo più caro delle ultime incessanti piogge e venti fino a 180 km orari che hanno provocato frane e distrutto i boschi sulle Dolomiti. In Sicilia i morti sono 12: la tragedia si è consumata in una località nei pressi di un fiume, dove era stata costruita una casa abusiva, che, invasa dall’acqua, è diventata una trappola fatale per un’intera famiglia. In Veneto e Trentino Alto Adige le foreste sono ormai distese di alberi caduti, detriti e fango che si sono trascinati fino nelle case e nei centri abitati, dove la corrente elettrica non ha funzionato per ore o giorni e le persone sono rimaste isolate, anche a causa della condizione delle strade. Il fango delle frane è perfino entrato nei laghi (Garda e Auronzo) dove le acque azzurre si sono trasformate in distese marroni. Il Veneto conta danni enormi nel Bellunese e in tutto ammontano ad un miliardo; Federforeste parla di 14 milioni di alberi abbattuti dal maltempo, tra cui molti nelle foreste di abeti rossi, da cui si ricava il legno per i violini Stradivari. Anche la Sicilia ha sofferto disagi specialmente per il dissesto idrogeologico e gli allagamenti, specie a Palermo e nell’Agrigentino. La situazione rimarrà critica ancora per giorni, in quanto il maltempo continuerà a colpire sia il nord che il sud.

A cura di M.B.