Se non agiremo entro 2100 le città italiane saranno un inferno d’estate

Il Climate Center in collaborazione col WMO, autorevole agenzia meteorologica delle Nazioni Unite, ha effettuato una simulazione sulla calura estiva in 300 città di tutto il mondo nel 2100, col risultato sconcertante che prevede le città italiane più calde di ben sette gradi centigradi in media se non vi sarà a breve una riduzione nelle emissioni dei gas serra. Sostanzialmente si avrebbe una temperatura media estiva pari a quella che c’è oggi in Egitto o in Turchia, ovvero attorno ai 32-33 gradi. Il paragone delle temperature odierne e quelle future è impressionante: Milano avrebbe la stessa temperatura che oggi ha Port Said in Egitto, Napoli diventerebbe calda come Il Cairo e Torino come Valencia. Altri paragoni analoghi sono stati fatti per altre città del mondo e sono altrettanto catastrofici, in quanto ci si troverebbe di fronte a temperature anomale e fasce climatiche completamente sconvolte. Si tratta ovviamente dello scenario peggiore in assoluto, scongiurabile in parte da tagli moderati alle emissioni di gas climalteranti nei prossimi anni (in tal caso in Italia si passerebbe “solo” alla temperatura media estiva di 30 gradi), ma bisogna accelerare i tempi il più possibile, altrimenti in pericolo ci sarà la salute pubblica (specie dei più deboli) a causa di tempeste e cicloni che saranno sempre più frequenti, carenze energetiche e di acqua e peggioramento della qualità dell’aria.

A cura di M.B.

DA “LA STAMPA”

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