Piove il 53% in meno e l’Italia brucia

Con le precipitazioni in calo del 53% e una temperatura superiore di 3,2 gradi rispetto alla media (riferita a giugno), in Italia si creano le condizioni per il propagarsi di incendi devastanti, spesso causati da piromani e criminali senza scrupoli. La Coldiretti lancia l’allarme per le regioni del Sud in particolare, che devono far fronte alla distruzione di migliaia di ettari di boschi e campi coltivati, la morte di animali, abbandono delle stalle e delle abitazioni. Così vengono annientati i polmoni verdi del paese, in grado di assorbire l’anidride carbonica inquinante, viene minacciata la biodiversità (ogni ettaro di macchia mediterranea ospita 400 specie di vertebrati tra mammiferi, uccelli e rettili) e le attività umane (la pastorizia e l’agricoltura in primis, poi le attività come la raccolta dei funghi, dei tartufi, della legna e dei frutti di bosco). Per questo motivo la Coldiretti ha elaborato un decalogo per la prevenzione e la gestione degli incendi, che comprende degli accorgimenti che possono salvare l’ambiente e noi stessi: non accendere fuochi in aree boschive se non in aree consentite e comunque controllare sempre che la fiamma sia spenta e che le braci siano fredde prima di andarsene, non lanciare mozziconi di sigaretta e non lasciare rifiuti o bombolette a pressione che potrebbero esplodere nei pressi del verde. In caso si avvistasse un incendio è invece necessario mantenersi a favore di vento per non essere accerchiati dalle fiamme e chiamare immediatamente le autorità.

A cura di M.B.

DA “LA REPUBBLICA”

Lascia un commento