Il riscaldamento globale impoverirà gli USA

Uno studio delle prestigiose università americane di Berkeley, Chicago e Rutgers, pubblicato sulla rivista Science, sottolinea che il cambiamento climatico non solo impatterà sull’ambiente, ma anche e pesantemente, sulle tasche dei cittadini americani, specialmente quelli degli stati del sud. A pagare il prezzo più alto del riscaldamento globale saranno i cittadini poveri del sud e del Midwest, proprio quelli che hanno portato Trump alla Casa Bianca e che il presidente, da poco eletto, ha prontamente tradito ritirandosi dagli accordi di Parigi. Perché se da un lato Trump rivendica di fare l’interesse dei propri elettori continuando a favorire l’industria dei combustibili fossili, di fatto li sta rovinando, in quanto a lungo termine il clima, sempre più caldo negli stati del sud, mangerà del 20 % in media il reddito dei cittadini di quegli stati. Vi sarà un passaggio rapido ed iniquo di risorse dai più poveri ai più ricchi, che aumenterà la diseguaglianza sociale. L’agricoltura entrerà in una crisi simile a quella dei tempi del “Dustbowl” degli anni ’30, la salute pubblica peggiorerà ed eventi estremi come uragani e tempeste saranno più frequenti, con l’ingente danno economico che porteranno con sé. Purtroppo secondo le previsioni, l’economia americana potrebbe perdere per ogni grado di aumento della temperatura globale 1,4 punti del PIL. Tuttavia il dato peggiore è quello sul reddito dei cittadini, che nelle regioni a clima “mite” e tradizionalmente democratiche subirà un calo tra lo 0 e il 5 %, mentre nelle regioni povere, roventi e conservatrici del sud, ci sarà un calo dall’8 al 25%.

A cura di M.B.

DA “LA REPUBBLICA”

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