Molte nature

Molte nature

Saggio sull’evoluzione culturale

Di Enrico Bellone

Edito da Raffaello Cortina Editore

Presentazione

Che cosa intendiamo parlando di evoluzione della cultura? Le risposte tradizionali muovono dal presupposto che l’uomo abbia una mente immateriale dove albergano idee altrettanto immateriali. Queste si svilupperebbero grazie al mondo spirituale di Homo sapiens, un essere radicalmente diverso dagli altri viventi poiché lui solo cercherebbe la verità e sarebbe misura di tutte le cose.

Qui si suggerisce però un’immagine differente: si rifiuta il “mentalismo”, ricorrendo a una rete di relazioni tra discipline diverse: evoluzionismo e neuroscienze, concezione naturalistica della conoscenza e sviluppo dei generi letterari e delle arti figurative, basi biologiche della matematica e “linguaggi” degli animali. Cadono non pochi miti: la scienza odierna non è più figlia di una rivoluzione meramente scientifica avvenuta nel Seicento, la crescita della conoscenza coinvolge insieme arte e scienza, le nostre immagini della natura non evolvono secondo un progetto predefinito. Infine, tutti gli organismi viventi cercano di adattarsi alle loro nicchie e quindi molte sono le nature percepite. Perché solo la nostra dovrebbe essere quella vera?

Enrico Bellone, storico della scienza, dirige le riviste Le Scienze e Mente&Cervello. Nel 2008 ha ricevuto, con George Lakoff, il premio Preti per i rapporti tra scienza e cultura. Tra le sue molte pubblicazioni, Il mondo di carta (Milano 1976), La stella nuova (Torino 2003), L’origine delle teorie (Torino 2006).

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