Dossier Coldiretti sulle regioni

Le coltivazioni e gli alpeggi di tutta Italia sono in grande crisi a causa della siccità e la mancanza di acqua: in Piemonte il settore cerealicolo rende solo al 30 % e il settore foraggero al 50 %. Il fieno per il bestiame scarseggia persino nei pascoli di montagna nel Nord Italia, in Trentino, Piemonte e Lombardia. La raccolta di frutta, uva e nocciole è in serio pericolo, mentre in Liguria si temono gli incendi, che minaccerebbero alberi da frutta e oliveti, mentre le coltivazioni del famoso basilico soffrono per la mancanza d’acqua. In Emilia circa 2/3 dei campi non hanno più acqua e lo stato di emergenza per Parma e Piacenza è già stato sancito, con danni stimati per 100 milioni; il Po è sceso fino a 3,5 metri sotto lo zero idrometrico nei pressi di Pavia. Il Veneto si è già mosso con piani per contingentare l’acqua, in quanto gli agricoltori hanno bisogno di bagnare i campi di soia, mais, barbabietole e frutta. Quest’ultima ha contato perdite fino al 100% in Trentino nella Val di Non, Val di Sole e Valsugana. La Toscana a sua volta ha subito perdite di 50 milioni di euro per il grano tenero e duro, oltre che per coltivazioni di mais, oliveti e vigneti. Nelle Marche invece i foraggi crollano del 50% e la produzione casearia, a causa dello stress della calura tra il bestiame, è diminuita del 20%.

A cura di M.B.

DA SITO “www.coldiretti.it”

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