Catastrofi naturali: entro fine secolo doppio dei morti degli anni ’80

I fenomeni atmosferici di natura catastrofica sono destinati ad aumentare di molto a causa dei cambiamenti climatici: alluvioni, valanghe e allagamenti sono solo alcuni degli eventi che possono mettere in pericolo l’essere umano. L’Ue inizia a fare calcoli e le stime sulle morti causate da disastri naturali entro il 2100 non sono buone se non si procede ad attuare misure di adattamento e prevenzione: esse sono destinate ad aumentare fino a 152.000 all’anno, una cifra spaventosa. Finora, dal 1981 al 2015 le stime ci parlano di 3000 cittadini europei all’anno morti a causa di catastrofi naturali. Oggi nemmeno un cittadino europeo su dieci è esposto al pericolo di morte per disastri naturali, nel 2100 potrebbero invece essere interessati due su tre. A seconda del nostro agire (o non agire) le previsioni cambiano, e anche di molto: si può andare da 10.000 morti entro il 2040 a 60.000 morti entro la stessa data. La cifra di 152.000 morti all’anno entro il 2100 è solo un valore medio, ma nello scenario peggiore in assoluto potrebbero essercene 240.000. Entro pochi decenni più della metà (per la precisione il 66%) degli europei sarà esposto al rischio di morte per eventi atmosferici (e le conseguenze di essi). Nel 2010 questo dato era fermo al 5 %.

DA “LA STAMPA”

A cura di M.B.

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