I disastri climatici colpiscono tre continenti

Il Sudest asiatico, gli USA e il Niger sono flagellati dalle alluvioni: a Mumbai le piogge torrenziali monsoniche sono le più intense mai registrate dal 2005 e un palazzo crollato ha sepolto 40 persone, mentre nel resto del paese le infrastrutture inadeguate e fatiscenti hanno causato danni e milioni di sfollati. In tutta l’India, Bangladesh e Nepal a fare i conti con i danni sono 40 milioni di persone, tra edifici pubblici distrutti e raccolti devastati. In Niger le piogge torrenziali hanno ucciso 44 persone, di cui una buona parte erano bambini, 8000 case sono crollate e il bestiame è rimasto ucciso dalle inondazioni. La siccità e le inondazioni stanno flagellando il paese africano ormai da mesi e l’allarme Onu si è esteso anche alla Sierra Leone dove i morti sono stati 1000.

Infine l’uragano Harvey, ormai declassato a depressione tropicale, ha causato ingenti danni su case ed edifici pubblici, uccidendo 38 persone (ma si contano ancora 17 dispersi) e provocando esplosioni nella centrale chimica della società Arkema, col rischio di disastro ambientale. Molte persone sono state evacuate o hanno lasciato le loro case ormai al buio per l’assenza di corrente elettrica e per l’assenza di acqua. Secondo AccuWeather i danni ammonterebbero a 190 milioni di dollari, rendendo Harvey il disastro naturale più costoso della storia americana.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Lascia un commento