L’Artico si scalda più del resto del pianeta

L’effetto del riscaldamento globale si fa sentire più di ogni altro luogo sulla Terra nell’Artico, e più ghiaccio si scioglie e più accumula calore. Un circolo vizioso che colpisce anche il permafrost siberiano, che sciogliendosi dopo decine di migliaia di anni libera i gas che potrebbero fare da detonatore in una situazione climatica già compromessa. Sui fiordi presso le isole Svalbard i centri di ricerca registrano un aumento di temperatura delle acque pari a 4,3 gradi centigradi ogni dieci anni (dati CNR) e l’aumento della temperatura dell’aria di 3 gradi. L’ecosistema dei fiordi è minacciato dall’infiltrazione delle acque atlantiche e la diminuzione del ghiaccio marino: alghe, organismi e animali subiscono uno shock incalcolabile, specialmente in inverno. L’inquinamento delle zone antropizzate della terra crea un circolo vizioso tra ghiacci riflettenti che si sciolgono e radiazioni di calore che s’infiltrano nel blu scuro del mare, riscaldandolo sempre di più. Il permafrost è il “gigante dormiente” della situazione, costituito da biomassa delle antiche foreste e quindi riserva potentissima di gas serra come il metano e l’anidride carbonica, una vera e propria capsula del tempo pronta ad esplodere. Nessuno studio ha ancora quantificato i potenziali effetti di un totale scioglimento del permafrost a fine secolo.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

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