Onu suggerisce coalizione per ridurre decessi da fattori ambientali

Onu, Oms e Omm hanno formato una coalizione su salute, ambiente e cambiamenti climatici, partendo dal dato di sette milioni di persone morte prematuramente ogni anno nel mondo a causa di rischi ambientali collegati all’inquinamento dell’aria e dell’acqua, oltre che del cibo. La prevenzione è la chiave per ridurre queste morti, dovute a cancro, ictus e patologie respiratorie, tutte malattie collegate all’inquinamento atmosferico, che purtroppo, nonostante l’Accordo di Parigi, continua ad aumentare. L’anidride carbonica è il nemico numero uno da combattere, in quanto la sua immissione nell’atmosfera causa il riscaldamento degli oceani e i disastri naturali come i cicloni e gli uragani, permanendo per migliaia di anni nell’aria e nell’acqua. Altre fonti di inquinamento come macchine a diesel, stufe ed inceneritori sono sì pericolose ma la loro permanenza in atmosfera è più breve.

L’investimento nelle rinnovabili potrebbe salvare molte vite nei prossimi anni, se il mondo coglierà l’opportunità di ridurre l’impronta del carbonio agendo di comune accordo. Inoltre oggi abbiamo tutti gli strumenti per mappare l’inquinamento atmosferico zona per zona, con la possibilità di prevedere tutto dai disastri naturali alle ondate di calore che possono essere letali per i soggetti più deboli. L’appuntamento è a Ginevra il prossimo 30 ottobre alla conferenza globale su inquinamento e salute.

DA Asvis: Alleanza per lo sviluppo sostenibile

A cura di M.B.

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