I ghiacci si rompono e si aprono nuove rotte nell’Artico

Le navi cargo utilizzate come rompighiaccio dai colossi della navigazione come Maersk Line stanno sempre di più addentrandosi nell’Artico, dove ormai lo strato di ghiaccio è sempre più sottile o assente. Il rialzo fino a 30 gradi delle temperature del circolo polare artico ha portato la compagnia danese ad annunciare una nuova rotta a nord della Russia, una potenziale rotta “rivale” per il Canale di Suez attraverso il quale tradizionalmente avvengono i commerci marittimi tra Asia ed Europa. Tuttavia la riduzione di una o due settimane dei tempi di viaggio tra i due continenti ha un costo più elevato. Il passaggio sarebbe consentito solo nei mesi estivi, ma le temperature calde e i ghiacci sempre più radi stanno rendendo l’estate ben più lunga di una volta in quelle zone. I passaggi a nord est (costeggiando la Siberia) e a nord ovest (costeggiando l’Alaska) rendono di 10-12 giorni più breve la navigazione Asia-Europa rispetto a Suez, ma sinora queste soluzioni erano praticabili per non più di 2-3 mesi l’anno: ora, col cambiamento climatico, potrebbe non essere più così, e le compagnie si preparano. La risposta della Cina a questa situazione sarebbe invece un rivoluzionario passaggio marittimo che dallo stretto di Bering punta direttamente in Islanda, una sorta di “transpolare”, che ridurrebbe i tempi di addirittura due terzi rispetto a Suez. Nell’ambito dei commerci equivarrebbe ad una nuova scoperta dell’America, ma non si sa quanto ciò possa far bene all’ambiente invece.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

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