Il Monte Bianco subisce sbalzi termici

Caldo anomalo e siccità stanno facendo sì che i percorsi tradizionali di alpinismo sul Monte Bianco siano totalmente stravolti; ormai le frequenti frane, accompagnate da boati, quasi dolorosi lamenti della montagna, stanno cambiando il paesaggio sia sul versante francese che quello italiano. Creste frastagliate spettacolari che perdono sassi, come è accaduto per il Trident du Tacul a più di 3000 metri, poco dopo il crollo della cresta “des Cosmiques”. I ghiacciai della Valle d’Aosta sono ormai in inesorabile regresso a causa di sbalzi termici fino a 30 gradi; le nevicate che poi si sciolgono fanno sì che l’acqua si infili nelle fessure delle pietre, che dopo una nuova gelata aumentano di volume e si staccano, causando il crollo. Settembre di solito è il mese adatto per l’arrampicata ad alta quota, ma oggi le guide alpine sconsigliano tale attività per un alto rischio frane.

DA “LA STAMPA”

A cura di M.B.

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