Problemi fino a poco tempo fa insospettati o dominabili stanno diventando talmente minacciosi e si sviluppano sul piano transnazionale o addirittura mondiale, sì che vi è da temere che l’umanità intera ne venga travolta. […] La nostra prospettiva è fondata sui sistemi dinamici: insiemi di elementi (materiali e immateriali) interconnessi che cambiano nel tempo. La nostra formazione ci ha insegnato a vedere il mondo come un insieme di configurazioni di comportamenti in continuo cambiamento: crescita, declino, oscillazioni, superamento dei limiti. Ci ha insegnato a concentrarci non tanto sui singoli elementi di un sistema, quanto sulle connessioni. Vediamo i molti elementi che costituiscono la demografia, l’economia e l’ambiente come un unico sistema planetario, con innumerevoli interazioni. Vediamo stock e flussi, retroazioni e soglie nelle interconnessioni, tutte cose che influenzano il comportamento futuro del sistema come pure le azioni che potremmo eseguire per modificarlo.
Aurelio Peccei da Quale futuro, Mondadori, 1974.