Le Filippine e i grandi inquinatori

Le autorità di Manila si sono affidate alla Commissione per i diritti umani delle Filippine per portare avanti una battaglia coraggiosa contro 47 delle più grandi multinazionali del mondo di petrolio, carbone, cemento e risorse minerarie, in quanto queste ultime, afferma il governo, hanno danneggiato gravemente i diritti fondamentali dei cittadini (diritti all’acqua, cibo, sanità, a un’abitazione adeguata e all’autodeterminazione) a causa delle emissioni di CO₂ . Le multinazionali a questo punto avranno 45 giorni di tempo per rispondere ai danni causati ai cittadini e una volta scaduto il termine scatterà il processo. Grandi nomi come Shell, BP, Chevron, BHP Billiton e Anglo American sono solo alcuni dei nomi delle multinazionali coinvolte nel contenzioso con uno degli stati più a rischio a causa del cambiamento climatico che sta portando tifoni sempre più frequenti e devastanti. L’obiettivo è ottenere l’eliminazione e la prevenzione delle violazioni dei diritti umani perché, come sottolinea Zelda Soriano di Greenpeace, ciò creerebbe un precedente morale e legale contro i grandi inquinatori.

A cura di M.B.

DA “RINNOVABILI”

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