Il 5° Rapporto IPCC

Il 5° Rapporto dell’Intergovernamental Panel on Climatic Change (Ipcc), a cui aderiscono 195 stati internazionali, è stato approvato nel 2014 e successivamente reso pubblico in un documento di sintesi composto da tre volumi e costituisce la più grande e completa analisi scientifica mai realizzata a proposito del cambiamento climatico. Quest’ultimo, come si può dedurre dalla lettura del documento con tanto di grafici, è ormai innegabile e universalmente compreso a livello scientifico; basti pensare che alla redazione del documento hanno partecipato più di 800 scienziati di diversi paesi, sostenuti da 2000 revisori. Il cambiamento climatico è una realtà che si traduce nell’innalzamento delle temperature sia sulla superficie terrestre che nei mari, nella diminuzione di neve e ghiaccio, nell’innalzamento conseguente del livello dei mari e nella concentrazione nell’atmosfera di biossido di carbonio senza precedenti da 800.000 anni. Quest’ultimo dato è un esempio concreto di come la responsabilità antropica sia quella maggiore: gli esseri umani sono responsabili del cambiamento climatico attuale al 95 %. L’unica via d’uscita, secondo il presidente Ipcc è la diminuzione delle emissioni di gas serra del 70 % entro il 2050, che vanno ridotte fino a zero nel 2100, altrimenti non riusciremo a contenere sotto i 2° C l’aumento delle temperature (ci stiamo già avvicinando alla soglia di 450 ppm CO).

A cura di M.B.

DA SITO “RETECLIMA

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