Il senso di marcia e la speranza

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Appunti di politica tra scienza ed evoluzione culturale

di Domenico Ceravolo

Edito da Attiliofraccaroeditore

Prefazione del Prof. Edoardo Boncinelli

Presentazione

“Siamo tutti vissuti dalla storia”. Questa visione nuova del fiume in cui scorrono uomini ed eventi – e che tutto e tutti coinvolge, trasformandoci di continuo – è essenziale al mondo politico, chiamato ad agire di sponda davanti ad accadimenti drammatici ed estremi, come la più grande crisi economico-sociale dell’era moderna e l’incombenza di mutamenti climatici su scala planetaria. Sono processi giganteschi e in rapida crescita che coevolvono assieme, ma non siamo attrezzati culturalmente a cogliere profondità e dinamica del loro impatto.
Questa fase cruciale per la storia dell’umanità è caratterizzata da un deficit di visuale complessiva. La vita politica, nel nostro Paese in particolare, si svolge ancora a livello pregalileiano e predarwinano, nonostante queste grandi rivoluzioni abbiano dato l’avvio a una cascata di avanzamenti scientifici e tecnologici in tutti i settori della società, meno, per l’appunto, che in campo politico. Si è impedita, infatti, la maggiore conquista di civiltà: una nuova visione del mondo – scevra da leggende e miti, fantasie e superstizioni – discesa dalla scoperta della realtà oggettiva, con le sue leggi di movimento e di trasformazione.
La cultura processuale è chiamata a compiere il “miracolo” di traghettarci verso un mondo nuovo, in cui le grandi conquiste dell’evoluzione cosmica, geologica e biologica e delle neuroscienze si coniugheranno sempre di più con le scienze umanistiche e sociali in un’unica scienza, rivolta a una società sostenibile e alla sopravvivenza.
Costruire una cultura processuale significa infatti scoprire la realtà come processo, con le sue leggi di movimento e di trasformazione; scoprire se stessi come parte costituente di questa realtà ed elevare il pensiero politico a costruirsi a livello di queste conoscenze, per meglio comprendere e governare i processi oggettivi che incombono sull’umanità; sviluppare, in definitiva, una cultura e una politica che abbiano la capacità di rivestire al meglio lo svolgimento e la effettualità delle cose concrete, fuori dal mondo virtuale che dilaga come frutto di una visione soggettiva e individualistica che nega di fatto la realtà.
Essa consentirà di ripensare tutte le categorie del vecchio pensiero politico in forma profondamente rinnovata, come in una vera rigenerazione. Qui sta anche il suo valore unificante, che non ignora il valore dalla cultura idealistica, ma da esso parte per andare oltre. E permetterà alla politica, sotto l’incalzare della necessità, di fronteggiare la mutazione epocale in atto, perché questa segna drammaticamente una biforcazione tra i rischi di una profonda vulnerazione della nostra sopravvivenza e un grande salto di qualità nella sua capacità di leggerne i processi minacciosi, prevenirli e nei limiti del possibile, governarli nel loro corso, oggi ancora in gran parte “silenzioso”.
Una nuova cultura processuale è indispensabile per superare, in tempo utile, la lacerazione tra la visione dei dotti e quella del popolo, che resta ancora la crepa più profonda della cultura contemporanea e c’impedisce d’incamminarci speditamente in un comune senso di marcia.

«Leggendo l’opera si è trascinati in un’avventura entusiasmante, in un “folle volo” al di là delle Colonne di Ercole del mondo e della sua tessitura. Passo dopo passo, ci si arricchisce di saggezza e non si può non apprezzare la bravura dell’autore nel rintracciare i diversi fili di tale avventura, passata, presente e ovviamente futura. È una lettura edificante e divertente che consiglio a chiunque, perché si tratta di un libro che si staglia ben al di sopra della corrente mediocrità di idee e della compilazione di triti luoghi comuni, che con la scusa di essere politicamente corretti e graditi a tutti sono spesso intellettualmente deboli ed emotivamente correnti e sdolcinati».

BRANI CHIAVI
Un piccolo firmamento culturale che sovrasta questa riflessione

Da questo rapido lavoro di scasso, compiuto nelle pagine precedenti, sono emerse le prime problematiche della ricerca. Ho fornito a esse qualche supporto utile, tanto per renderle degne di considerazione, a prima vista. Farò seguire ora una serie di “brani chiave”, talvolta accompagnati da mie brevi riflessioni, che dovrebbero, almeno m’illudo, scuotere l’immaginario culturale di ogni persona moderna.

Questi “spunti” che prendono, in certo qual modo, il posto delle “parole chiave”, mi consentono, spero, di avanzare per gradi verso “l’areale della riflessione”, che non essendo di tipo logico-lineare procede per progressiva espansione; per volgere alla fine verso un punto di convergenza che somiglia a un appuntamento, quello di un’alta politica progettuale democratica, dopo l’approfondimento delle condizioni che la possono rendere possibile e addirittura necessaria.

Può accadere, naturalmente, che questi “brani chiave” compaiano una seconda volta, in qualche parte della trattazione, dove si focalizzi il loro interesse più contestuale.

«La bussola va impazzita all’avventura e il calcolo dei dadi più non torna.»
– 
Eugenio Montale

Un omaggio all’“indispensabile” Montale, alla cui lettura faccio continuo ricorso, perché i grandi poeti sanno talvolta allungare lo sguardo e darci squarci panoramici in cui si ritrovano, in modo suggestivo, le piccole cose e le grandi, che come per “magia” acquistano valore di orientamento e di azione. Durante i periodi di crisi ciò è molto edificante.

«L’uomo nella sua arroganza concepisce se stesso come un capolavoro degno dell’intervento di una divinità. Più umile, e io credo anche più vero, sarebbe considerarsi proveniente dagli animali.»
– Charles Darwin

«Se la nostra conoscenza della natura del mondo si accumula e diventa più completa e migliore, altrettanto succede alle nostre idee e credenze sul mondo.»
– Michael S. Gazzaniga

«L’evoluzione biologica è l’idea che tutte le forme di vita sulla Terra, da tempo immemorabile, discendono da un unico antenato comune. Un risultato così importante da collocarsi tra le grandi idee della storia del pensiero occidentale.»
– Niles Eldredge

«Il reperimento di un senso traduce il tempo in storia, così il suo smarrimento dissolve la storia nel fluire insignificante del tempo. »
– Umberto Galimberti

«Il mondo nel suo complesso ci riuscirà sempre sostanzialmente incomprensibile, fino a che non avremo capito a fondo il funzionamento del nostro cervello. »
– Edoardo Boncinelli

«Dalle altezze della ragione tutta la vita si mostra come una malattia maligna e il mondo come un manicomio. »
– Goethe

«Perché un cervello d’Occidente non è solo soddisfatto di delirare: ha bisogno altresì di dimostrare che il suo delirio è razionale. »
– Romain Rolland

«Nulla ha senso in biologia se non alla luce dell’evoluzione. »
– Theodosius Dobzhansky

«Il fatto che bisogna sottolineare, perché è stato spesso trascurato o mal espresso, è che l’evoluzione biologica e quella culturale sono parti dello stesso processo. Questo processo, che è l’evoluzione umana nel suo complesso, dovrà alla fine essere messo sotto controllo dell’uomo; e qui l’umanità affronterà la più grande impresa della sua storia biologica e culturale. »
– Theodosius Dobzhansky

«Nulla nella nostra comprensione degli organismi e dei processi viventi ha senso se non alla luce dell’evoluzione, dello sviluppo e della nostra storia sociale, culturale, tecnologica e scientifica. »
– Steven Rose

«Nella notte cupa che ci circonda, c’è qualche lumicino che possiamo permetterci di respingere? Nel mezzo del torrente che ci trascina, vi è un solo ramoscello al quale possiamo rifiutarci di afferrarci? »
– Benjamin Constant

«Misura ciò che è misurabile e rendi misurabile ciò che non lo è. »
– Galileo Galilei

«Forse l’idea più sorprendente (derivata dalle ricerche a questo proposito) è che, in conclusione, la coscienza inizia con un sentimento.»
– Antonio Damasio

«La scienza naturale comprenderà un giorno la scienza dell’uomo, come la scienza dell’uomo comprenderà la scienza naturale: non ci sarà che una scienza.»
– Karl Marx

«La combinazione di una diversità genetica, di una diversità di esperienza di vita e di una non trascurabile componente casuale fa del cervello di ciascuno di noi un oggetto irripetibile.»
– Edoardo Boncinelli

«Agire sempre nella direzione e secondo l’attenzione di rendere possibile il futuro dell’uomo sulla Terra.»
– Hans Jonas

«Ma sendo l’intento mio scrivere cosa utile a chi la intende, mi è parso più conveniente andare drieto alla verità effettuale della cosa che alla immaginazione di essa. E molti si sono immaginati repubbliche e principati che non si sono mai visti nè conosciuti in vero essere.»
– Niccolò Machiavelli

Che apertura di orizzonti culturali, nel fondatore della scienza politica.

«Quelli che presiedono agli affari, sono fieri delle loro cognizioni: credono di governare il mondo e frattanto il mondo si governa da sé; le società si muovono per forza d’impulsi ignorati.»
– Antonio de Giuliani

Quale intuizione profonda e predizione per l’epoca in cui scrive, se pensiamo a quanti di questi impulsi sono oggi meglio conosciuti, e purtroppo ugualmente “ignorati”.

«Al postutto, quale è il mezzo pratico per misurare la nostra cultura storica? Eccolo, è semplicissimo: – la nostra capacità a intendere il presente.»
– Antonio Labriola

«Gli uomini, finora, non si sono affatto accorti di quanto sia severa la ricerca della verità e di quanto poco margine questa ricerca lasci all’arbitrio dei singoli.»
– Francesco Bacone

«La pietra angolare del metodo scientifico è il postulato dell’oggettività della natura.»
– Jacques Monod

«L’idea di un mondo esterno indipendente dal soggetto che lo esplora è propria di ogni scienza naturale.»
– Albert Einstein

Ribadiamolo solennemente: l’esistenza della realtà esterna a noi, quella che continuerà a esistere anche dopo la nostra morte, che abbiamo trovato noi e che abbiamo abitato con i nostri genitori e i nostri nonni, quella che i nostri figli e i nostri nipoti abitano già, insieme a noi, e che abiteranno ancora dopo di noi, è un ancoraggio fermissimo del nostro orientamento cognitivo ed esistenziale, e perciò anche della nostra cultura politica. Spesso le nostre riflessioni a tavolino, fondate in gran parte su concetti astratti, finiscono con lo smarrirsi, fino a perdere di vista la stessa realtà. Il soggettivismo, già figlio del pensiero astratto, si perde nel labirinto della sua stessa immaginazione. E qui vive anche le sue tragedie.

«I fatti non smettono di essere reali perché vengono ignorati.»
– Aldous Huxley

Di fronte al fenomeno della verità virtuale che la comunicazione manipolata tende a far divenire egemone, resta questa affermazione di grande valore operativo politico.

«La cosa più incomprensibile, nei riguardi del mondo è ch’esso è comprensibile.»
– Albert Einstein

Un messaggio di modernità in un’ora in cui bisogna ricostruire la fiducia e un fondato ottimismo.

«Tutti i processi mentali dal più banale al più elevato, scaturiscono dal cervello e tutti i disturbi mentali, indipendentemente dalla sintomatologia, vanno associati a specifiche alterazioni a livello cerebrale.»
– Eric R. Kandel

«L’età nostra ha scoperto il modo di staccare la sapienza dal pensiero, onde abbiamo veramente una scienza libera, ma quasi non ci resta una scienza pensante.»
– Albert Schweitzer

«Caro amico, ogni teoria è grigia e verde è l’aureo albero della vita.»
– Goethe

Sempre valido questo gettone degli anni politici giovanili.

«Io stesso mi sono accorto solo tardi nella mia vita che la cultura e lo spirito umano possono, e anzi debbono essere analizzati secondo il metodo e la problematica delle scienze naturali.»
– Konrad Lorenz

«La nostra è una filosofia che è anche politica e una politica che è anche filosofia.»
– Antonio Gramsci

«Chi va a testa in giù si ritrova il cielo come abisso sotto di sé.»
– Paul Celan

«Senza informazione il fatto non esiste.»
E con una falsa informazione, si può costruire un fatto inesistente…

«Una tribù composta da molti membri che, possedendo un alto grado di spirito patriottico, fedeltà, obbedienza, coraggio e solidarietà, sono sempre pronti ad aiutarsi a vicenda e a sacrificarsi per il bene comune, è vittoriosa sulla maggioranza delle altre tribù, e questa è la selezione naturale.»
– Charles Darwin

«Egli (Darwin) scrisse questo, per dimostrare “come l’etica potesse emergere mediante selezione naturale a partire dalla solidarietà”. »
– Michael S. Gazzaniga

«A qualcuno questa visione (che la scienza di oggi ci offre della natura dell’uomo e del suo posto nel mondo) appare arida e sconsolata. Io vi trovo invece una grande sobrietà, un’austera grandezza e una quasi eroica solennità.»
– Edoardo Boncinelli

«Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo.»
– Albert Camus

«È necessario comprendere più che sia possibile, perché si apra all’azione salutare il campo più vasto: bisogna assumere quanto più è possibile di umanità.»
– Concetto Marchesi

«Anche il fango fermenta e il suo vapor va in testa, e la sua ebbrezza è dolce come ogni altra fragranza.»
– Francesco Ceravolo

Un poeta che non  potrei amare di più.

«Dobbiamo immaginare lo stato attuale dell’universo come l’effetto del suo stato anteriore e la causa di quello che seguirà.»
– Pierre Simon Laplace

Una sintesi esemplare del concetto di passato-presente-futuro, su cui tanto si discetta filosoficamente e sociologicamente, in una versione icastica che solo la scienza può dare.

«Libertà del volere non significa altro che la capacità di poter decidere con cognizione di causa.»
– Friedrich Engels

«Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che ‘l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna.»
– Galileo Galilei

«Chiamo sempre “ragione” quell’apparenza di discorso che ciascuno foggia in Sé: questa ragione, di cui ce ne possono essere cento contrarie, su uno stesso soggetto, è uno strumento di piombo e di cera, che si può allungare, piegare e accomodare per ogni verso e a tutte le misure.»
– Michel de Montaigne

La ragione “soggettiva”, la bandiera di ogni buon idealista, sembra si possa prestare a tutti i servizi…

«Con i suoi cento miliardi di neuroni, con i loro cento trilioni di interconnessioni, il cervello umano è il fenomeno più complesso dell’universo conosciuto – sempre fatta eccezione per l’interazione di circa sei miliardi di siffatti cervelli e dei loro possessori entro la cultura sociotecnologica del nostro sistema planetario!»
– Steven Rose

Finché non guadagneremo i termini veri, persino quantitativi, della realtà strutturale del cervello, capiremo poco della nostra mente e del prodigio di questo “regolatore” della nostra vita che svolge, per giunta, la maggior parte della sua funzione a nostra insaputa. Il “conosci te stesso” sta tutto dentro questa realtà corporea, un tempo considerata prosaica rispetto a quella divina della mente.

«Nella gestione quotidiana del flusso di materia, di energia e di informazione che lo interessa, un essere vivente è guidato passo passo dalle istruzioni presenti nel proprio genoma.»
– Edoardo Boncinelli

«La vera e propria chiave della modernità è la scoperta delle leggi della natura.»
– Georges Charpak – Roland Omnès

Con grande rispetto per gli illuministi che possono avere aperto uno spiraglio, le grandi rivoluzioni che fanno capo a Galilei, Darwin e Einstein hanno spalancato la porta alla modernità, rappresentando un punto di svolta senza precedenti nella storia dell’umanità. Da lì parte un’epoca grandiosa, che ancora dura e durerà a lungo perché ha dischiuso nuove e superiori visuali prospettiche.

«Una moltitudine di individui che agiscono in parallelo e in modo simultaneo sulla base di regole semplici può far emergere un comportamento collettivo intelligente suscettibile di risolvere i problemi globali che si pongono alla comunità.»
– Joel De Rosnay

«La mente non riesce a concepire un periodo di un milione di anni; e non può assommare e percepire l’effetto complessivo di molte lievi variazioni accumulate nel corso di un numero quasi infinito di generazioni… Noi non scorgiamo questo lento mutare finché la mano del tempo non ha segnato il trascorrere delle età, e allora… vediamo soltanto che le forme di vita sono ora diverse da ciò che erano un tempo.»
– Charles Darwin

«Ci stupisce la brutalità dell’“evento” perché non abbiamo saputo percepire la trasformazione silenziosa che insensibilmente ha portato a esso.»
– Francois Jullien

«Quello che l’esperienza e il senso ci dimostra si deve anteporre a ogni discorso, ancorché ne paresse assai ben fondato.»
– Galileo Galilei

La vera svolta nel paradigma del pensiero avviene con l’ingresso nella storia della Scienza sperimentale. Questa affermazione che Galilei richiama nei Dialoghi  è la sintesi più solenne. Ahimè! Quanto resta da fare perché penetri nell’intero corpo sociale della società, a cominciare dal mondo politico!

«Che cos’è […] l’uomo nell’immenso Universo e come può pretendere di conoscere se stesso? Come non riconoscere, da dopo Copernico, che le religioni e le filosofie si smarriscono in uno spazio divenuto troppo vasto per loro e che nessuna rivelazione lasciava prevedere? Quale coscienza si può dire indenne da questa ferita, a meno che non sia totalmente immersa nel torpore?»
– Georges Charpak – Roland Omnès

È la visione di questo spazio immenso reso comprensibile all’uomo, in cui si muovono processi concreti via via sempre meglio conosciuti, che hanno gettato in uno smarrimento profondo, direi radicale, le menti più addottrinate.

«I filosofi, muovendosi in mezzo al concetto di infinito senza l’esperienza e le precauzioni dei matematici, sono come navi immerse nella nebbia in un mare pieno di scogli pericolosi, e ciononostante felicemente ignari del pericolo.»
– Max Born

«Nel gioco senza scampo delle forze politiche “tocca a morir sempre a’corpi più deboli.»
– Niccolò Machiavelli

«Con la ragione viene prodotta una lista di opzioni, ma è l’emozione a decidere. […] Anche se a noi uomini piace pensare di essere in grado di prendere decisioni senza essere influenzati dalle emozioni, le emozioni giocano in realtà un ruolo fondamentale in tutti i processi decisionali.»
– Michael S. Gazzaniga

Le acquisizioni che le neuroscienze stanno accumulando a questo proposito valgono più delle dispute senza fine dei secoli scorsi sulle passioni, da reprimere come negazioni della ragione, o da trattare con opportune terapie sociali.

«Non stai pensando, stai solo seguendo la logica!»
– Niels Bohr

Un grande fisico esprime così, con rara solenne semplicità, ciò che le conquiste anche neurobiologiche tendono a confermare.

«Gli uomini di idee, e che si attengono alle idee, pensano di rado.»
– Miguel de Unamuno

L’intuizione dei limiti della logica non è sola degli scienziati, se anche un grande letterato lo afferma in modo così categorico.

«Come ogni altro innovatore dei tempi moderni, (Darwin) dovette combattere l’autorità di Aristotile. Aristotile, dobbiamo dirlo, fu una delle grandi sventure dell’umanità. Ancora oggi l’insegnamento della logica nel maggior numero delle università è pieno di stupidaggini delle quali egli è responsabile.»
– Bertrand Russell

«Non ci siamo concentrati a sufficienza su ciò che il cervello umano fa meglio, ciò che sembra costruito per fare: pensare socialmente.»
– Michael S. Gazzaniga

«Nel collettivo l’uomo trova la sua cifra più vera e letteralmente unica.»
Edoardo Boncinelli

«La coscienza è fin dall’inizio un prodotto sociale e tale resta fin tanto che in genere esistono uomini.»
– Karl Marx – Friedrich Engels

«Il puro pensiero logico di per sé non è atto a fornirci una conoscenza del mondo empirico: ogni conoscenza della realtà ha origine dall’esperienza e nell’esperienza si conclude. Le preposizioni puramente logiche sono vuote davanti alla realtà. È merito di Galileo l’averlo scoperto e di avere diffuso questa idea nel mondo scientifico.»
– Albert Einstein

«La storia e il presente insegnano a sufficienza che un individuo armato di verità assolute è un potenziale assassino.»
– Franco Volpi

«Tutte le possibilità diventano tali solo all’interno della storia; anche il nuovo è storico.»
– Ernst Bloch

«Le nostre scienze sociali hanno bisogno di una riforma rivoluzionaria prima di poter trattare dei radicali processi evolutivi in cui si combinano, influenzandosi a vicenda, fattori economici e non economici.»
– Fernand Braudel

«La nostra civiltà è una civiltà della minoranza, nulla è possibile, se non grazie al lavoro bruto della maggioranza.»
– Aleksandr J. Herzen

La grande spaccatura nella società, la cui comprensione stenta ancora a essere elaborata. Ed è la più grande sfida dell’evoluzione culturale. Oltre che la più grande sfida democratica.

«Per fare una scoperta non puoi usare la ragione. È semplice. Se conosci milioni di fatti, ci sono milioni al quadrato di modi per combinarli. E la logica non ti aiuta a produrre nulla di utile.»
– Marvin Lee Minsky

Tra i padri fondatori della cosiddetta “intelligenza artificiale” e considerato “un mostro sacro della scienza dell’ultimo mezzo secolo”.

«Io credo certamente che quando altri non ci insegnasse, che la necessità ci insegni.»
– Niccolò Machiavelli

«Senza la memoria delle vecchie cose mi pare che la mia anima morirebbe di soffocazione.»
– Concetto Marchesi

«Tutta la scienza non è altro che un affinamento del senso comune.»
– Albert Einstein

«Dal canto suo la scienza non può che andare avanti.»
– Galileo Galilei

«Queste novità di verità antiche, di novi mondi, nove stelle, novi sistemi, nove nazioni, son principio di secol nuovo. Faccia presto chi guida il tutto: noi per la particella nostra assecondiamo. »
– Tommaso Campanella

«C’è una differenza sconcertante fra le leggi del mondo reale e quelle di un mondo logico idealizzato.»
– Gerd Gigerenzer

«Purtroppo siamo orribilmente miopi. Persone con vedute ristrette e cultura frammentaria, non sappiamo trarre profitto né saggezza dal nostro immenso sapere. »
– Georges Charpak – Roland Omnès

«Con la sola intelligenza non si può esser morali né fare della politica. L’intelligenza non basta, i fatti decisivi si svolgono al di sopra di essa.»
– Robert Musil

«Noi concepiamo l’intelligenza come un’attività intenzionale e cosciente guidata dalle leggi della logica; eppure, gran parte della nostra vita mentale è inconscia e si basa su processi estranei alla logica: le sensazioni viscerali, l’intuizione.»
– Gerd Gigerenzer

«E la vita stessa mi ha confidato questo segreto. “Vedi, – mi ha detto, – io sono il continuo, necessario superamento di me stessa. »
– Friedrich Nietzsche

«Pensare intorno a problemi che non si possono risolvere pensando, è un’abitudine che bisogna perdere, diceva Me-Ti. »
– Bertolt Brecht

«Tutto l’idealismo è una menzogna di fronte alla necessità.»
– Friedrich Nietzsche

«Felice colui che ha potuto penetrare le leggi della natura, e mettersi sotto i piedi i vani pregiudizi e i terrori, lo Stige, l’Acheronte, e tutto il resto.»
– Virgilio

«Ammetto tutte le critiche, sono io stesso in tutto ciò che dico un critico, non smentisco la sentenza: Comprendere è superare; – ma mi conviene di aggiungere, che aver superato è aver compreso.»
– Antonio Labriola

«Non si possono risolvere i problemi con lo stesso modo di pensare che li ha generati.»
– Albert Einstein

«Le parti inconsce della nostra mente possono prendere una decisione senza che noi – l’io cosciente – sappiamo perché o senza che nemmeno ci rendiamo conto che una decisione è già stata presa.»
– Gerd Gigerenzer

«La più vera verità è quella in cui anche l’errore diventa verità, perché essa nell’intiero del suo sistema lo colloca a tempo e luogo.»
– Friedrich Hölderlin

«Dentro ciascuno di noi un credente e un non credente dialogano e s’inquietano a vicenda. La prassi corrente, di mettere l’uno contro l’altro a tacere, è malsana. Noi dobbiamo mettere l’altro in cattedra e ascoltarlo, se vogliamo essere noi stessi. »
– Card. Carlo Maria Martini

«Nulla fa così bene come avere sotto i piedi un terreno comune.»
– Walt Whitman

«Dio, dammi l’umiltà sufficiente per sopportare le cose che non posso cambiare, dammi il coraggio sufficiente per cambiare le cose che posso cambiare, dammi l’intelligenza sufficiente per distinguere i due tipi di cose.»
– S. Francesco d’Assisi

Questo brano meraviglioso non era frutto di metafisica, era la saggezza del “poverello” impegnato nella concreta azione quotidiana, a piedi scalzi, che gli consentivano di leggere meglio l’asprezza del percorso. In questo breve passo, c’è la più alta condensazione d’intelligenza positiva che si possa teoricamente esprimere sulla politica. Oggi, rispetto al passato, si può onorare questo insegnamento con maggiore capacità di discernimento, ma quel che resta difficile da guadagnare, pur restando d’importanza cardine, è l’umiltà necessaria.
Che giunga al fedele da Dio, attraverso la preghiera o sia il frutto della nostra paziente costruzione, questa umiltà non è un termine retorico: è invece punto di partenza necessario per “sentire” e per compulsare la potenza dei fattori che agiscono fuori di noi e con i quali dovremo fare i conti, con grande calcolo politico e responsabilità.

 

 

 

 

 

 

 

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