La realtà oggettiva e il suo carattere planetario

Di Domenico Ceravolo

Con la scoperta della realtà oggettiva cambia profondamente la stessa visione che abbiamo della natura dell’uomo. L’uomo non è una rotella autonoma che agisce secondo ferrea logica ma vive ed evolve biologicamente insieme alla natura e non può essere irretito in uno schema meccanico razionale;  sono i limiti della nostra visuale corrente che si prestano a immaginarlo ora come una persona ragionante con pieno e libero arbitrio, ora come materia manipolabile a piacimento. La lettura processuale ci aiuta a uscire dal pensare per contrapposizioni. In altre parole la sa più lunga nella comprensione delle leggi della natura. La realtà si rivela sempre più ricca e complessa di quanto vogliano le interpretazioni logiche. E si preoccupa di rivoltare tutto il terreno delle progettazioni umane, quando queste non sono armonizzate con essa.

Ed è forse quest’effetto rigenerante di ordine sociopolitico, che si vuole esorcizzare in maniera tenace , ad opera della cultura dominante, mantenendo costantemente scisse la scienza e la filosofia, la storia umana dalla storia della fisica e della biologia.

Lo stesso Galileo chiarisce in modo inequivocabile tale pensiero[1]: “ Nel suo configurarsi come un linguaggio di cose (e non di parole), essa segue leggi inderogabili, e lo fa senza curarsi delle esigenze degli uomini: la conoscenza scientifica dei fenomeni naturali non può quindi esser fatta oggetto d’interpretazioni come accade nel caso delle formulazioni verbali della Scrittura”.

Un insegnamento che vale, quanto mai nell’oggi, per tutte le metafisiche religiose e laiche.

La terra un immenso organismo in movimento

A coloro la cui cultura si basa ancora sulla distinzione della natura dal campo economico e sociale, voglio consigliare di leggere attentamente le immagini della terra in azione che ci vengono fornite dai satelliti in tempo reale, compreso quelle quotidiane del servizio meteorologico per comprendere quale immenso organismo si s’impone al nostro sguardo, che prima di Galileo ci veniva celato. Che ci svela aspetti grandiosi connessi alla nostra vita quotidiana, che mai avremmo potuto dedurre per logica razionale. Se fossi un grande scrittore andrei a nozze con la possibilità di descrivere questa realtà planetaria che attraverso colossali fenomeni si dispiega e condiziona l’esistenza del mondo economico sociale costruito dall’uomo. Mi limiterò a tracciare il semplice schema che ci porta dal crescere del riscaldamento delle acque degli oceani all’aumento del vapore acqueo, al rafforzamento di potenza delle tempeste, dei cicloni, dei monsoni, all’aumento della desertificazione, all’aumento della violenza delle tempeste di sabbia, che immettono nell’atmosfera le polveri ricche di microrganismi, semi, minerali, patogeni ed altro ancora, che attraverso l’atmosfera viene distribuito in tutto il pianeta con la pioggia.
Questa, come avviene nel caso particolare, per fare un esempio, quando ogni anno si scarica sulla foresta amazzonica, la fertilizza e la rigenera con effetti sbalorditivi di un produzione di fiori e frutti che si rinnova ogni anno. E la foresta amazzonica a sua volta attraverso i suoi grandissimi fiumi restituisce i materiali organici che derivano dalla fine della sua primavera, al mare dove questi si configurano come un altro fenomeno grandioso, l’alimentazione del plancton, le cui efflorescenze giuocano un ruolo fondamentale nell’assorbimento di una quota dell’anidride carbonica e nella produzione dell’ossigeno, che stanno alla base della catena alimentare, e dello stesso clima. Qui sono le grandi correnti superficiali e quelle sotterranee a distribuire il calore nelle acque che a loro volta lo portano sulle coste di tutto il mondo.

Chi sappia leggere la processualità di questi eventi, che sono poi la “normalità”, o che abbiamo per millenni considerato tale a causa della loro relativa costanza, può intuire senza difficoltà, cosa può avvenire ( e sta avvenendo) quando tale meccanismo così complesso viene violentato ed esaltato con l’accrescimento delle emissioni di anidride carbonica che modifica il riscaldamento del pianeta, scompaginando quell’equilibrio, su cui si è fondata la vita dell’uomo sulla terra.

 

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