Aspirare anidride carbonica

Nonostante gli impegni per la decarbonizzazione e la riduzione di emissioni di CO2 nell’aria, continuiamo a sentire che è stato l’anno più secco, con meno piogge, con più inquinamento degli ultimi secoli. Per questo motivo Europa e USA hanno iniziato a progettare delle macchine per l’assorbimento di CO2, nella forma di un comunissimo albero che funziona col sistema Direct Air Capture. Sembra una soluzione fantascientifica, di quelle che gli ambientalisti guardano con sospetto, ma in realtà i tre sistemi per assorbire la CO2 funzionano, anche se a livello ancora sperimentale. Grandi sistemi di ventole che aspirano l’aria ed eliminano la CO2 attraverso i filtri per poi convertirla in carburante o fertilizzanti, vengono prodotte da aziende americane, canadesi e svizzere. Per ora la soluzione è in via di sperimentazione e non ancora sostenibile sul lato economico, ma la svizzera Climeworks sta procedendo a passo spedito con sperimentazioni vicino a Zurigo (aspirando 1000 tonnellate di CO2 l’anno) e in Islanda per “mineralizzare” l’anidride carbonica, iniettandola insieme all’acqua nelle rocce basaltiche. Le strutture sono piccole e costose, ma forse presto diverranno sostenibili e dunque indispensabili. Nel frattempo è bene concentrarsi sui metodi tradizionali di contrastare l’anidride carbonica, come la semina degli alberi.

DA “LA STAMPA”

A cura di M.B.

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