Siccità: a rischio coltivazioni pomodori al Sud

La zona della Capitanata, in provincia di Foggia, è particolarmente importante per l’agricoltura italiana, in quanto da qui arriva la quasi totalità di pomodori pelati venduti in Italia e il 30% dei pomodori da industria. L’indotto della filiera della produzione del pomodoro ammonta a circa un miliardo di euro, e se la stagione si rivelasse poco produttiva, come sembra a causa di un inverno troppo secco, le ricadute sull’occupazione e sul raccolto sarebbero drammatiche. La carenza di acqua fa sì che gli agricoltori che decidono di mettere in serra centinaia di migliaia di piante, facciano una scommessa davvero azzardata. La diga di Occhito sul Fortore tra Puglia e Molise, contiene meno della metà dell’acqua che conteneva nello stesso periodo dell’anno scorso, e se le cose non dovessero cambiare a breve, i produttori che contano sull’acqua della diga per irrigare, avranno un mancato reddito e in più non sono previste compensazioni. D’altro canto, coloro che possono contare sui pozzi venderanno ad un prezzo maggiore. Tuttavia la situazione per i consumatori, anche in vista di un calo della produzione del 30/35% (secondo l’imprenditore Franco Franzese, CEO di Fiammante, industria del salernitano), non cambierebbe, in quanto i prezzi non aumenterebbero e vi è un vasto lotto di merce invenduta nei magazzini dei conservifici, in quanto l’anno scorso si è verificato un grande aumento della produzione, specie nel nord.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

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