La battaglia della foresta di Hambach in Germania

Un bosco millenario da 300 ettari tra Colonia e Aquisgrana sta per essere parzialmente abbattuto dal colosso europeo dell’elettricità RWE per scavare lignite, e dopo lo scempio già operato in passato su 4 mila ettari di alberi nelle vicinanze, gli ambientalisti non ci stanno. Hanno occupato letteralmente la foresta con baracche e rifugi e si rifiutano di abbandonarli; i primi presidi risalgono addirittura al 2012, solo che all’epoca le ruspe Rwe si limitavano a “ripulire” il bosco da spazzatura e catapecchie, ora però fanno sul serio e vogliono cacciare definitivamente gli attivisti, perchè il primo di ottobre entrerà in vigore il permesso di estrazione. La polizia è persino arrivata in assetto antisommossa con idranti e camionette al seguito: una sorta di “Val Susa” tedesca. Gli ambientalisti da parte loro non cedono, si fanno incatenare agli alberi e murare nel terreno col cemento, tanto che persino un sindacato di polizia ha chiesto a RWE di non procedere almeno per quest’anno: l’obiettivo è aspettare che passi il rapporto della Commissione per la trasformazione energetica per il superamento della dipendenza dal carbone. Purtroppo si sa quanto il carbone (e in particolare la lignite) siano importanti per la Germania, anche in termini di posti di lavoro. Certo sarebbe una brutta figura e una contraddizione bella e buona se il governo dovesse far abbattere una foresta millenaria appena due mesi prima di approvare una svolta ambientalista sulle rinnovabili. Che la battaglia abbia inizio.

DA “IL CORRIERE DELLA SERA”

A cura di M.B.

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