I cittadini fanno causa alla UE

Alcuni cittadini di vari paesi europei assieme ad organizzazioni ambientaliste come Legambiente si sono costituiti alla Corte di Giustizia Europea per far valere i diritti fondamentali di vita, salute e occupazione di fronte ad un target di diminuzione delle emissioni nocive entro il 2030 del tutto inadeguato a garantire questi diritti, secondo loro. La questione del cambiamento climatico si trova ad intaccare la sfera dei diritti umani, quando i governi sono inefficaci a contrastarlo. La UE deve proteggere i diritti delle proprie generazioni presenti e future, ha un’enorme responsabilità. Apicoltori ed agricoltori portoghesi come Armando ed Ildebrando hanno fatto causa all’UE poiché i disastri naturali hanno devastato i loro raccolti e le loro tenute di famiglia, e lo stravolgimento delle stagioni ha diminuito la produzione del miele causando una diminuzione del reddito, mentre l’agricoltore e imprenditore del settore turistico Giorgio Elter ha intrapreso la causa sostenuto da Legambiente. I ricorrenti sono appoggiati da avvocati, scienziati e ONG provenienti da tutta Europa. A fornire le prove scientifiche dei danni sarà Climate Analytics. Ci sono tante famiglie che soffrono per vari problemi (ondate di calore, difficoltà occupazionali causate dall’innalzamento delle temperature e delle acque) ma sono accomunate dal desiderio di lottare per i propri diritti e anche per coloro che non hanno voce. Chi vive a stretto contatto con la natura sa cosa sta accadendo a livello globale, ce l’ha sotto gli occhi ogni giorno e chi meglio di loro per esporre i problemi e reclamare i diritti per noi tutti?

DA “LA STAMPA”

A cura di M.B.

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