Tempesta di sale nel lago d’Aral

La regione di Dashoguz in Turkmenistan è stata colpita da una violenta tempesta di sale che ha danneggiato le coltivazioni e messo in pericolo la salute degli abitanti. Non si tratta infatti solo di sale del lago d’Aral, ma di pesticidi e fertilizzanti che per anni sono stati utilizzati nelle piantagioni di cotone tra Uzbekistan e Turkmenistan. Molte persone hanno accusato problemi respiratori e i voli sono stati cancellati dall’aeroporto di Urgench. Il lago d’Aral era uno dei quattro più grandi del Pianeta, ma da quando negli anni ’60 l’URSS decise di aumentare le piantagioni di cotone, il lago fu progressivamente depauperato di acqua, in quanto per irrigare i campi venne utilizzata l’acqua dei fiumi Syr-Darya e Amu-Darya, i maggiori apportatori di acqua per il lago. Il lago da allora si è ritirato di decine di chilometri e la regione è diventata progressivamente desertica. Il sale ivi è misto a pesticidi e fertilizzanti, e quando si alza il vento, c’è il rischio per gli abitanti locali di contrarre malattie respiratorie e tumori all’esofago. Anche il clima è cambiato in questa zona: inverni più rigidi ed estati più torride, con picchi di 50 gradi centigradi. Ciliegina sulla torta: una delle isole del lago, l’isola della Rinascita, è stata utilizzata in passato dalle truppe sovietiche per testare armi batteriologiche, conducendo esperimenti sull’antrace e sulla peste.

DA “LA STAMPA”

A cura di M.B.

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