Dieci principi (secondo Greenpeace) per gli accordi sul commercio

Greenpeace ha stilato un elenco di dieci principi volti al riequilibrio e la ristrutturazione delle norme sul commercio e investimenti nel mondo della globalizzazione, in cui troppo spesso i governi tendono ad anteporre il commercio agli standard sociali e ambientali. Si sente ovunque il bisogno di avere un commercio trasparente e regolato, che tenga conto della sostenibilità ambientale e dei diritti umani; il commercio non deve essere uno scambio di beni fine a se stesso, ma un mezzo per centrare obiettivi sociali e ambientali, a favore delle persone e del pianeta, in un’ottica di responsabilità intergenerazionale. Ecco dunque la proposta di Greenpeace, che mira ad integrare il lavoro di norme e principi elaborati da altri settori della società:

  1. Trasparenza nelle negoziazioni
  2. Sostenibilità ambientale. Si deve seguire il principio del “chi inquina paga” per non scaricare i costi ambientali del commercio sull’intera società.
  3. Coerenza con gli accordi multilaterali ovvero agire nel rispetto di accordi presi sul fonte ambientale (quello di Parigi, quello sulla biodiversità e sulla sostenibilità ambientale).
  4. Principio di precauzione da adottare negli accordi commerciali per tutelare salute pubblica e ambiente.
  5. Migliorare gli standard ambientali e sociali degli accordi
  6. Impatto sulla produzione etichettatura, tracciabilità.
  7. Accesso giusto ed equo alla giustizia le aziende e gli investitori devono rispettare i diritti dei lavoratori, delle comunità e dell’ambiente. Non hanno diritti maggiori rispetto alle altre parti e le norme e politiche di pubblico interesse sono escluse dalle controversie sulla protezione degli investimenti.
  8. Cooperazione regolatoria gli accordi commerciali devono armonizzarsi agli standard sociali e ambientali. Non devono essere considerati una barriera ma una condizione necessaria.
  9. Protezione delle economie del Sud del mondo ovvero gli accordi e gli investimenti non possono essere imposti contro la volontà dei paesi e delle comunità; vanno tutelate la sovranità popolare, la biodiversità e le differenze culturali.
  10. Valutazione indipendente gli accordi su commercio e investimenti sono sottoposti ad una valutazione indipendente a cui prende parte anche la società civile, su impatto sociale e ambientale di essi. Gli esiti sono tempestivamente tenuti in considerazione per negoziazioni in atto o rinegoziazioni in programma.

A cura di M.B.

DA GREENPEACE

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