Il ciclone Fehi in Nuova Zelanda

Il ciclone Fehi, che si è abbattuto nelle ultime ore sulla Nuova Zelanda, ha causato un’onda anomala che è stata vista in diretta da centinaia di turisti atterriti. Alcuni stavano rilasciando un’intervista della tv locale su una spiaggia, quando sono stati colti di sorpresa dall’onda che li ha trascinati per alcuni metri; fortunatamente sono riusciti tutti a salvarsi.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Orsi polari a rischio sopravvivenza

Uno studio condotto da scienziati americani e pubblicato sulla rivista Science, mette in luce il problema della sopravvivenza degli orsi polari, i quali vedono restringersi sempre più i ghiacci marini, il proprio habitat, e con essi il numero delle prede per soddisfare i propri bisogni nutritivi.

L’esperimento, capitanato dal ricercatore americano Anthony Pagano, prevedeva l’osservazione e lo studio di alcuni esemplari di orso polare femmina nel proprio habitat per 8-11 giorni; la novità consiste nell’utilizzo di apparecchiature-collari munite di videocamera e sensori per l’attività metabolica, una sorta di FitBit, il braccialetto fitness. Dai risultati è emerso che il metabolismo degli orsi è più veloce di quanto si credeva e che in primavera, momento in cui dovrebbe registrarsi un aumento di peso per poter allevare e nutrire i cuccioli, in realtà su nove esemplari, cinque avevano perso massa corporea. Tutto questo accade a causa della mancanza di prede (foche principalmente) in un habitat che sta cambiando volto drasticamente e con rapidità.

 

DA “LA STAMPA”

A cura di M.B.

39 città fuorilegge per lo smog

Polveri sottili e ozono sono colpevoli di un’emergenza smog mai così grave nella storia del nostro paese; questa è la denuncia di un rapporto di Legambiente sulla qualità dell’aria nelle città italiane. Ben 39 città hanno livelli di molto sopra il limite di legge per ciò che riguarda le Pm 10 (hanno registrato più di 35 giorni in un anno con concentrazione di Pm 10 al di sopra di 50 microgrammi/metro cubo) e la situazione del Nord e in particolare la Pianura Padana è la più critica. L’Europa, in occasione di un vertice a Bruxelles sull’inquinamento, ha lanciato un ultimatum al nostro paese, che in caso non dovesse adeguarsi ai limiti sarà oggetto di sanzioni e rinvii alla giustizia europea. Torino, Alessandria, Padova, Pavia e Cremona sono tra le città con i quartieri più inquinati: addirittura superano i 100 giorni oltre il limite di concentrazione di polveri sottili all’anno. Certo anche altre città del nord sono vicine al record negativo (Asti, Milano, Venezia e Lodi, solo citandone alcune), mentre per le città del centro e sud in testa c’è Frosinone. Per ciò che riguarda l’ozono invece, le peggiori sono Catanzaro, Bergamo, Mantova, Monza e Lecco. Tutto ciò si traduce in un rischio importante per la salute generale e un peso per il sistema sanitario, per non parlare delle morti premature a causa dell’inquinamento, stimate in 60.000 l’anno.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Mandorleti in fiore a gennaio

I famosi giorni della merla, quelli che secondo la leggenda sono i più freddi dell’anno, verso fine gennaio, si sono rivelati più caldi e secchi della media. Le precipitazioni sono pressoché inesistenti, mentre si vedono già i primi germogli nei campi (e qualche fiore): è un vero e proprio sconvolgimento della natura, che rischia di mettere a repentaglio, con improvvise gelate, il raccolto dei mesi estivi. Il tempo risulta quanto mai altalenante tra bombe d’acqua e siccità, gelate e temperature sopra la media, e le piogge sono ai minimi da un centinaio di anni, con effetti devastanti non solo sull’agricoltura, che ha perso negli ultimi anni ben 14 miliardi.

DA www.coldiretti.it

A cura di M.B.