ONU: nuovo picco di gas effetto serra

L’Onu lancia nuovamente un appello ai governi a livello mondiale per ridurre le emissioni di anidride carbonica, metano e protossido di azoto, che secondo la WMO avrebbero raggiunto un nuovo picco, attestandosi ben oltre i livelli preindustriali, senza alcun segno di inversione di tendenza (sempre crescente). Gli scienziati avvertono che il tempo per agire per scongiurare catastrofi irreversibili è quasi esaurito.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

La strage della fame in Yemen

L’ONG Save the Children ha diffuso i dati delle Nazioni Unite sulla mortalità dei bambini per fame in Yemen dall’inizio del conflitto nel 2015. Ben 85.000 bambini al di sotto dei cinque anni sono morti di fame o conseguenti malattie in tre anni; migliaia sono anche rimasti feriti o uccisi nel conflitto. 16 milioni di civili, secondo l’Oms, su una popolazione di 27 milioni, hanno urgente necessità di servizi sanitari primari, di cui l’80% dei bambini del paese. 2,2 milioni di bambini soffrirebbero di malnutrizione acuta, mentre l’epidemia di colera sta decimando i più piccoli, con una vittima ogni 10 minuti.

DA “LA STAMPA”

A cura di M.B.

Indonesia: capodoglio spiaggiato con 6 kg di plastica nello stomaco

Sull’isola di Sulawesi è stato trovato spiaggiato un capodoglio lungo 9,5 m; il contenuto dello stomaco dell’animale è sconvolgente. 115 bicchieri di plastica, 4 bottiglie, 25 sacchetti di plastica e persino due sandali infradito. L’avanzato stato di decomposizione della carcassa ha impedito di comprendere se questa massa di plastica abbia causato la morte dell’animale.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Alluvioni e deserto tramutato in lago di fango in Medio Oriente

Tutta la penisola arabica è stata colpita da alluvioni per giorni, che hanno causato in Giordania, Kuwait, Arabia Saudita e perfino Iran ben 30 morti. Le strade di Riad si sono trasformate in fiumi di fango che hanno travolto auto e messo fuori uso il sistema fognario, mentre in Giordania, 4000 turisti sono stati evacuati dal sito archeologico di Petra.

DA “LA STAMPA”

A cura di M.B.

 

Il convegno dei negazionisti a “La Sapienza”

C’è da chiedersi come sia possibile che l’università pubblica più prestigiosa di Roma possa aver concesso i propri spazi a cosiddetti “esperti” che nel 2018 pensano di negare il cambiamento climatico e la responsabilità umana nel riscaldamento climatico, eppure è accaduto. La buona notizia è che i negazionisti sono stati accolti principalmente da un pubblico particolare: i contestatori, studenti e ricercatori consapevoli che non abbiamo un “pianeta B”, come recitava il loro striscione. Franco Battaglia è un chimico, che ha recentemente pubblicato un libro con prefazione di Silvio Berlusconi: è lui il relatore alla conferenza, assieme ad altri autori della sua più recente opera, professori ed ex rettori, di cui nessun esperto della materia. Ospitare una conferenza di tenore antiscientifico è molto grave, oltre al fatto che negare la responsabilità umana nel cambiamento climatico disincentiva attivamente le politiche anti inquinamento. Fortunatamente, forse a seguito delle dure contestazioni, la stessa conferenza che doveva avere luogo più tardi al Senato (organizzatore il pentastellato Ortolani), è stata cancellata. Il negazionismo climatico nella comunità scientifica è una realtà marginale che costituisce solo lo 0,057% delle pubblicazioni scientifiche, eppure a “La Sapienza” i nostri climatologi, apprezzati in tutto il mondo, sono stati trascurati a favore di alcuni outsider negazionisti, le cui idee sono lontane dall’essere innocue.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.