Il cambiamento climatico “ruba” un fiume in Canada

Il cambiamento climatico sta modificando persino la geografia, alterando da un anno all’altro un paesaggio che ha impiegato millenni a formarsi. Slims River, in Yukon, Canada, è letteralmente scomparso: infatti il fiume era alimentato dal ghiacciaio Kaskawulsh, il quale però è indietreggiato di quasi due km nel corso dell’ultimo secolo, e dunque il primo, non ricevendo più acqua, si è prosciugato. Tuttavia il fiume ha scelto un altro percorso: ora viaggia verso lo Kaskawulsh River per gettarsi a sud nel Golfo d’Alaska. I geologi sono abituati alla cosiddetta “pirateria dei fiumi” ovvero il fenomeno per cui un fiume ne “cattura” un altro a causa dello spostamento della crosta terrestre, di frane o fenomeni erosivi, ma mai da una ritirata del ghiaccio che scava un canyon di 30 metri che cambia la direzione del flusso delle acque di fusione. La segnalazione proviene da foto satellitari scattate dall’università di Washington Tacoma e poi pubblicate su Nature Geoscience.

A cura di M.B.

DA “LA REPUBBLICA”

La terra è diventata sabbia in Veneto

La prolungata siccità sta mettendo in ginocchio l’agricoltura veneta che sta vedendo il mais e il frumento crescere in un terreno sabbioso, gli ortaggi minacciati da caldo e insetti e l’irrigazione partita molto in anticipo. Gli agricoltori delle campagne del nord est lamentano la scarsità di acqua che permette a stento la crescita dei cereali, che faticano ad attecchire specialmente sui terreni argillosi. Le aziende agricole, a causa della penuria d’acqua (dall’inizio dell’anno ne è caduta al massimo 50 millimetri nella Bassa Padovana e in certe zone solo 1 millimetro) sono costrette ad irrigare con uno o due mesi di anticipo, con un inevitabile aggravio dei costi. Sono molte migliaia gli ettari di frumento, mais e soia in provincia di Padova, e sarebbe impensabile riuscire ad irrigarli tutti, ma c’è una categoria di prodotti che non può fare a meno dell’acqua: gli ortaggi di stagione. Questi ultimi vengono attaccati non solo dallo stress idrico, che impedisce loro di crescere, ma sono messi in pericolo da insetti ed escursioni termiche che favoriscono l’attacco di parassiti e malattie delle piante.

A cura di M.B.

DA “IL MATTINO DI PADOVA”

Origini

Origini

Quattordici miliardi di anni di evoluzione cosmica

Di Neil de Grasse Tyson e Donald Goldsmith

Edito da La Biblioteca delle Scienze

Presentazione

Chi avrebbe mai detto che cercando di decifrare i misteri dell’universo avremmo trovato la chiave per guardare dentro di noi? Se ci imbarchiamo in questo viaggio non è per un semplice desiderio, ma per il mandato, conferitoci dalla nostra specie, di ricercare il nostro posto nel cosmo.

La qualità umana

La qualità umana

Di Aurelio Peccei

Edito da Biblioteca della EST

Edizioni Scientifiche e Tecniche Mondadori

Presentazione

Aurelio Peccei traccia nelle pagine di La qualità umana un’autobiografia intellettuale in cui le sue singolari esperienze personali di dirigente d’industrie attraverso i continenti sono intreccciate ai problemi più generali che oggi coinvolgono l’intera umanità. Le prime prove di manager e l’intuizione dei drammi sociali del Terzo Mondo; la lotta antifascista e le scelte delle ricostruzioni; l’organizzazione delle prime imprese a carattere collettivo e interesse pubblico nell’America latina e le responsabilità delle multinazionali; l’ideazione dei primi centri internazionali di ricerca scientifica multidisciplinare, la creazione del Club di Roma e i problemi della sovrappopolazione della degradazione dell’ambiente, l’insufficienza degli stati sovrani e dell’attuale ordine economico. Da queste due vite parallele, quella propria individuale e quella di tutta la collettività umana, Peccei trae le ragioni per affermare la necessità di un mutamento nella gestione di quello che egli chiama “l’impero globale dell’uomo” e definisce alcuni obiettivi per uscire da una crisi che volta a volta ci appare come crisi istituzionale, economica e monetaria, energetica, ma che al fondo è crisi culturale, incapacità di adeguare il cammino dell’uomo alla corsa della macchina tecnologica e di dare alla ricerca scientifica e alle innovazioni tecniche finalità rispondenti ai bisogni di tutti gli uomini.

I pastori nomadi in Mongolia e cambiamento climatico

I pastori in Mongolia si ritrovano sempre più frequentemente in situazioni di difficoltà a causa dell’aumento della temperatura di 2,07 gradi centigradi negli ultimi 70 anni, che ha portato ad inverni più rigidi, venti sferzanti in primavera e riduzione nell’estensione e biodiversità dei pascoli. Nonostante tutto ciò hanno trovato una nuova strategia di resilienza per fronteggiare insieme le difficoltà attraverso la costruzione di legami comunitari, cosa insolita per i nomadi, e questo è un esempio concreto di adattamento e mutazione dell’assetto sociale a causa del cambiamento climatico.

A cura di M.B.

DA “LA REPUBBLICA”