Portogallo: l’energia verde supera i consumi

L’Europa macina record nel settore delle rinnovabili, con l’ultimo straordinario risultato conseguito dal Portogallo, dove a marzo la produzione delle sole energie rinnovabili ha superato il consumo di energia elettrica nel paese. La produzione elettrica da fonti rinnovabili ha toccato il suo minimo il 7 marzo, quando ha fornito l’86% dell’elettricità complessiva consumata in Portogallo, e il suo massimo l’11 marzo, quando ha generato una quantità di energia pari al 143% della domanda. Tra le fonti, l’idroelettrico ha soddisfatto il 55% del fabbisogno e l’eolico il 42%. Secondo Apren, l’associazione portoghese per le energie rinnovabili, da cui provengono questi dati, le energie rinnovabili hanno impedito l’immissione di 1,8 milioni di tonnellate di CO2, e addirittura presagisce nel 2040 una copertura totale del fabbisogno energetico portoghese attraverso le energie verdi. Il Portogallo è solo uno degli esempi in Europa: l’eolico, ad esempio, va alla grande in Scozia, dove a maggio scorso ha coperto il fabbisogno energetico del 95%. Per quanto riguarda sempre l’energia tratta dal vento, l’Italia si posiziona al quinto posto con 113 GWh (14,5% della domanda) dopo Germania, Spagna, Francia e UK.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

I vantaggi della E-mobility

La rinuncia a petrolio e derivati nel settore dei trasporti potrebbe migliorare significativamente la qualità della vita in Europa, secondo uno studio della European Climate Foundation, intitolato”Fuelling Europe’s Future: How the transition from oil strengthens the economy”. I vantaggi spaziano dalla diminuzione dell’inquinamento (puntando a meno 88% di emissioni dovute alle auto entro il 2050) e conseguentemente delle morti ad esso correlate direttamente o indirettamente (ci sarebbe un calo di 500.000 unità l’anno) e una crescita dell’occupazione con la creazione di circa 200.000 posti di lavoro nel 2030. Inoltre la bolletta energetica dell’Europa sarebbe tagliata di circa 50 miliardi di euro. Tuttavia, per realizzare questi obiettivi, sono necessari forti investimenti nelle infrastrutture, in particolare le stazioni di ricarica dei veicoli elettrici (23 miliardi entro il 2030).

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Cina contro lo smog: torre per ripulire l’aria

Nella provincia di Shaanxi, a nord della Cina, è stata costruita una torre, detta la Xian Smog Tower, che riuscirebbe, secondo i realizzatori, a produrre 10 milioni di metri cubi di aria pulita al giorno. Sarebbe solo una delle misure avviate dal governo di Pechino per muovere guerra all’inquinamento e diventare il primo paese per utilizzo di energie rinnovabili.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Aspirare anidride carbonica

Nonostante gli impegni per la decarbonizzazione e la riduzione di emissioni di CO2 nell’aria, continuiamo a sentire che è stato l’anno più secco, con meno piogge, con più inquinamento degli ultimi secoli. Per questo motivo Europa e USA hanno iniziato a progettare delle macchine per l’assorbimento di CO2, nella forma di un comunissimo albero che funziona col sistema Direct Air Capture. Sembra una soluzione fantascientifica, di quelle che gli ambientalisti guardano con sospetto, ma in realtà i tre sistemi per assorbire la CO2 funzionano, anche se a livello ancora sperimentale. Grandi sistemi di ventole che aspirano l’aria ed eliminano la CO2 attraverso i filtri per poi convertirla in carburante o fertilizzanti, vengono prodotte da aziende americane, canadesi e svizzere. Per ora la soluzione è in via di sperimentazione e non ancora sostenibile sul lato economico, ma la svizzera Climeworks sta procedendo a passo spedito con sperimentazioni vicino a Zurigo (aspirando 1000 tonnellate di CO2 l’anno) e in Islanda per “mineralizzare” l’anidride carbonica, iniettandola insieme all’acqua nelle rocce basaltiche. Le strutture sono piccole e costose, ma forse presto diverranno sostenibili e dunque indispensabili. Nel frattempo è bene concentrarsi sui metodi tradizionali di contrastare l’anidride carbonica, come la semina degli alberi.

DA “LA STAMPA”

A cura di M.B.

In Giappone se si compra l’auto elettrica il solare è in omaggio

L’azienda produttrice di auto Nissan ha trovato una strategia per spingere le vendite della sua vettura 100% elettrica Leaf in Giappone: ha infatti lanciato una promozione (denominata “elettricità personale”) che prevede per ogni acquirente la possibilità di farsi installare gratis a casa i pannelli fotovoltaici per produrre l’energia necessaria alle batterie dell’auto. La promozione è in collaborazione con la Ecosystem Japan, azienda fornitrice di elettricità e specializzata in pannelli fotovoltaici. L’offerta sarà valida fino a marzo 2018 e il piano è di durata ventennale, con due opzioni: ricarica diurna utilizzando i pannelli solari e ricarica notturna, sfruttando la disponibilità di elettricità a basso costo legata alla minore domanda. Per la durata del contratto i costi di installazione e manutenzione saranno a carico della Ecosystem Japan, mentre allo scadere l’onere passerà al cliente.

 

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.