Addio diesel in Germania: treni a idrogeno

A partire dal 2021 i pendolari della Bassa Sassonia viaggeranno addirittura su treni a idrogeno grazie all’accordo firmato dal gruppo locale dei trasporti e il Gruppo Linde con Alstom per la fornitura di 14 treni Coradia iLint. Sono treni a idrogeno, a zero emissioni, che sono in grado di percorrere 1000 km con un pieno, raggiungendo fino a 140 km/h e avranno un loro punto di ricarica fornito dal gruppo Linde. La fase pilota sarà avviata nel 2018 e poi proseguirà con un secondo veicolo con la manutenzione affidata ad Alstom per 30 anni. E’ una vera rivoluzione che si possa viaggiare in un treno ad emissioni zero che ha le stesse prestazioni di un normale treno regionale, affermano dalla direzione di Alstom.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B

Parte in Italia la sfida della sostenibilità

L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ha organizzato, partendo da Napoli il 22 maggio, una maratona di 17 giorni, con oltre 200 eventi in tutto il territorio nazionale, per illustrare 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030. I 17 obiettivi sono stati sottoscritti nel 2015 da 193 paesi nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i seguenti sono solo alcuni esempi: acqua pulita per tutti, lavoro dignitoso, realizzazione di modelli duraturi di produzione e consumo, tutela dei mari, contrasto del cambiamento climatico e organizzazione sostenibile di città e comunità. L’Asvis ha raccolto la sfida di quest’impegno portando in Italia il primo Festival della Sostenibilità, organizzando numerose attività culturali e coinvolgendo numerosi speaker. Inoltre le più alte cariche dello stato, tra cui ben quattro ministri, ovvero Franceschini, Martina, Poletti e De Vincenti saranno presenti alla cerimonia di apertura a Napoli il 22 maggio. Enrico Giovannini, portavoce dell’Asvis, spiega come in Italia ci siano numerose criticità per quanto riguarda gli obiettivi da raggiungere e che dunque sia necessario inserire al più presto e dare priorità nell’agenda politica alla sostenibilità. L’occupazione, l’educazione e le diseguaglianze sono i punti dolenti per il nostro paese, e il 2017 dev’essere l’anno di svolta per la classe politica e la società, le quali devono prendersi la responsabilità di onorare questo impegno della sostenibilità nell’interesse di tutti.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Svolta ecologica nei trasporti in Svezia

Nell’area centro orientale della Svezia, nel Sörmland, le colonnine per il rifornimento veloce delle auto elettriche sono aumentate del + 600 % dall’autunno 2015. Un grande risultato per questo paese che, come la vicina Norvegia, sta decisamente puntando sulle energie rinnovabili, con l’obiettivo di rinunciare totalmente all’uso di combustibili fossili entro il 2030. In Svezia e Norvegia il governo incentiva sempre di più attraverso sovvenzioni l’acquisto delle auto elettriche, che in quest’ultima nazione costituiscono circa il 40 % del totale delle auto circolanti (compresi i taxi). In Svezia sono stati attuati importanti investimenti pubblici a seguito dell’iniziativa governativa Klimatklivet, a seguito della quale sono stati sbloccati 700 milioni di corone, a cui si sono aggiunti recentemente altri 500 milioni, ma non mancano anche gli investimenti dei privati e sponsor. I collegamenti tra aeroporti e luoghi di interesse turistico nei paesi del nord Europa vengono già effettuati con mezzi quali autobus ecologici, taxi ibridi e treni propulsi da energie rinnovabili (a Copenhagen c’è la metro senza pilota ecologica). In Svezia persino la flotta dell’aviazione, i carri armati e i sottomarini della Kungliga Svenska Marinen stanno per subire cambiamenti in questo senso. La Norvegia negli anni ’90 ha fatto da apripista per la svolta ecologica nei trasporti, trainando con sé anche gli altri paesi del nord, accelerando sempre di più fino ad arrivare quest’anno ad aprire la più grande stazione di ricarica veloce di auto elettriche al mondo, in grado di rifornire 28 auto in mezz’ora e attuando sovvenzioni fino all’equivalente di 9000 euro per chi vuole acquistare ad esempio una Tesla (con sgravi pressoché totali per tasse di circolazione e assicurazione). Recentemente inoltre vi è stato un miglioramento dei rapporti tra Svezia e Cina (che si erano guastati anni fa per il Nobel al Dalai Lama), il paese che investe di più in assoluto in energie rinnovabili e all’avanguardia nelle tecnologie, la quale potrà certamente dare un contributo determinante al raggiungimento dell’obiettivo.

A cura di M.B.

DA “LA REPUBBLICA”

Il supercomputer del meteo

L’area del Tecnopolo di Bologna è stata scelta tra altri poli scientifici europei, per ospitare il supercomputer che sostituirà quelli dell’attuale quartier generale dell’European Centre for Medium Range Weather Forecasts, a Reading. L’ECMWF è il centro di previsione meteo a cui attingono tutte le società che fanno previsioni in Europa, le quali rielaborano i dati per ottenere modelli probabilistici applicati alle varie regioni. I computer di Reading, che hanno raggiunto ormai la loro massima capacità di calcolo, tengono conto, istante per istante, dell’atmosfera, dei venti, dei mari e della traspirazione terrestre in tutto il globo, per poi produrre scenari multipli costruendo una griglia globale fatta da triangoli di 18 km di lato e assegnando 51 previsioni possibili (con minime variazioni) per ogni triangolo. Il supercomputer a Bologna farà di meglio: la sua potenza di calcolo supererà dalle 3 alle 5 volte quella degli altri computer, nel 2020 la risoluzione migliorerà di 9 km per lato e nel 2025 la precisione raddoppierà ulteriormente (e nel caso di previsioni locali si potrà arrivare ad aree di 300 m di lato). La novità non sta solo nello spazio coperto dalle previsioni ma anche nell’accuratezza, che sarà non più di nove giorni ma di due settimane. Questo processo di innovazione non gioverà solo ai vacanzieri, ma sarà d’aiuto per prevedere inondazioni o ondate di calore con un buon anticipo per potersi preparare adeguatamente.

A cura di M.B.

DA “LA REPUBBLICA”