Il convegno dei negazionisti a “La Sapienza”

C’è da chiedersi come sia possibile che l’università pubblica più prestigiosa di Roma possa aver concesso i propri spazi a cosiddetti “esperti” che nel 2018 pensano di negare il cambiamento climatico e la responsabilità umana nel riscaldamento climatico, eppure è accaduto. La buona notizia è che i negazionisti sono stati accolti principalmente da un pubblico particolare: i contestatori, studenti e ricercatori consapevoli che non abbiamo un “pianeta B”, come recitava il loro striscione. Franco Battaglia è un chimico, che ha recentemente pubblicato un libro con prefazione di Silvio Berlusconi: è lui il relatore alla conferenza, assieme ad altri autori della sua più recente opera, professori ed ex rettori, di cui nessun esperto della materia. Ospitare una conferenza di tenore antiscientifico è molto grave, oltre al fatto che negare la responsabilità umana nel cambiamento climatico disincentiva attivamente le politiche anti inquinamento. Fortunatamente, forse a seguito delle dure contestazioni, la stessa conferenza che doveva avere luogo più tardi al Senato (organizzatore il pentastellato Ortolani), è stata cancellata. Il negazionismo climatico nella comunità scientifica è una realtà marginale che costituisce solo lo 0,057% delle pubblicazioni scientifiche, eppure a “La Sapienza” i nostri climatologi, apprezzati in tutto il mondo, sono stati trascurati a favore di alcuni outsider negazionisti, le cui idee sono lontane dall’essere innocue.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Cappa di smog su Pechino

L’inquinamento nella regione di Pechino ha superato ancora una volta quota 300 di concentrazione di Pm 2,5, polveri sottili pericolose per la salute, e la cappa di smog rimarrà fino a venerdì a causa delle condizioni meteo sfavorevoli alla dispersione. L’ufficio anti inquinamento di Pechino ha emesso l’allerta al livello immediatamente precedente ai livelli massimi di emergenza. Il freddo porterà lunedì alla dispersione dello smog, ma il riscaldamento delle case riporterà probabilmente la situazione dell’inquinamento daccapo.

DA www.avvenire.it

A cura di M.B.

In California l’incendio più devastante della sua storia: 31 morti e 228 dispersi

Tempeste di fiamme che lambiscono le abitazioni, celebrità e gente comune in fuga, case ridotte a detriti carbonizzati e 300.000 sfollati: la California sta fronteggiando l’incendio più grave della sua storia, con molteplici roghi (in tutto sei) difficili da spegnere e molto estesi. Le fiamme hanno distrutto la cittadina di Paradise e la famosa Malibu, dove si trovano molte strutture turistiche e case di vip è accerchiata. Gli sfollati hanno dovuto guidare attraverso fumo e fiamme per salvarsi la vita e l’entità della distruzione è qualcosa di “davvero incredibile”, come ha detto il capo dei servizi di emergenza in California.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Il maltempo uccide e devasta i boschi

Sono il nord con il Veneto e il sud con la Sicilia a pagare il prezzo più caro delle ultime incessanti piogge e venti fino a 180 km orari che hanno provocato frane e distrutto i boschi sulle Dolomiti. In Sicilia i morti sono 12: la tragedia si è consumata in una località nei pressi di un fiume, dove era stata costruita una casa abusiva, che, invasa dall’acqua, è diventata una trappola fatale per un’intera famiglia. In Veneto e Trentino Alto Adige le foreste sono ormai distese di alberi caduti, detriti e fango che si sono trascinati fino nelle case e nei centri abitati, dove la corrente elettrica non ha funzionato per ore o giorni e le persone sono rimaste isolate, anche a causa della condizione delle strade. Il fango delle frane è perfino entrato nei laghi (Garda e Auronzo) dove le acque azzurre si sono trasformate in distese marroni. Il Veneto conta danni enormi nel Bellunese e in tutto ammontano ad un miliardo; Federforeste parla di 14 milioni di alberi abbattuti dal maltempo, tra cui molti nelle foreste di abeti rossi, da cui si ricava il legno per i violini Stradivari. Anche la Sicilia ha sofferto disagi specialmente per il dissesto idrogeologico e gli allagamenti, specie a Palermo e nell’Agrigentino. La situazione rimarrà critica ancora per giorni, in quanto il maltempo continuerà a colpire sia il nord che il sud.

A cura di M.B.