Un ghiacciaio sul Monte Bianco si scioglie sul versante francese

Meteo Mettra, società svizzera di previsioni meteo, ha segnalato un distacco di una parte significativa di un ghiacciaio sul versante Aiguille Verte del Monte Bianco, in territorio francese. Il distacco di ghiacciai e il loro scivolamento ormai non è una novità: le temperature estive sul Monte Bianco sono alte, con lo zero termico sopra il 4500 m. Probabilmente le acque di fusione sottostanti il ghiacciaio hanno fatto il resto.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

ONU: con la fame rischia una persona su nove

Il rapporto 2018 della FAO in collaborazione con ONU e Oms, oltre ad altre organizzazioni umanitarie, lascia poco spazio all’ottimismo: una persona su nove al mondo soffre la fame, ovvero 821 milioni di persone. Un rimbalzo negativo partito nel 2016, in quanto nei primi anni del terzo millennio vi era stata una diminuzione. I primi ad essere colpiti sono i bimbi sotto i cinque anni, scheletrici e con la pancia gonfia: sono 50 milioni i bambini denutriti e 151 milioni hanno subito un rallentamento della crescita per fame, principalmente in Africa subsahariana e in alcune parti dell’Asia. Un altro dato ci mostra l’altro lato della medaglia: 38 milioni di bambini sovrappeso nei paesi più ricchi. Non è una contrapposizione sterile quella mostrata, anzi: mostra come il mercato non sappia fornire abbastanza agli uni e fornisca alimenti vuoti di nutrienti e solo ricchi di zuccheri raffinati e grassi, quindi dannosi, agli altri. Anche l’obesità tra adulti è in aumento: una persona su otto al mondo è gravemente obesa. Le statistiche peggiori si concentrano tra Nord America, Africa e Asia. La denutrizione è aggravata da guerre endemiche e cambiamenti climatici, che danneggiano le popolazioni più fragili impegnate in attività tradizionali come l’agricoltura. A meno che non ci si impegni maggiormente, perlomeno sul fronte climatico, l’obiettivo di debellare la fame nel mondo entro il 2030 sarà irraggiungibile.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Stati Uniti: arriva l’uragano Florence

I due stati della Carolina e la Virginia attendono l’arrivo di un uragano che è stato definito il peggiore da ben 60 anni: Florence potrebbe causare un innalzamento del mare potenzialmente letale, inondazioni interne oltre a venti distruttivi, come avverte la FEMA (agenzia federale per la gestione emergenze in USA). I cittadini sono stati invitati ad evacuare la costa e non fare conto sulla previsione della traiettoria dell’uragano, in quanto i suoi effetti si faranno sentire ben oltre il cono di distruzione. Gli scaffali dei supermercati e le autostrade sono stati presi d’assalto dalla popolazione; alcune navi da guerra della marina sono state fatte salpare per evitare l’uragano. Florence viaggerà nei Caraibi fino a giovedì quando colpirà la costa statunitense. L’anno scorso Harvey, Irma e Maria hanno imperversato causando morte e devastazione tra Caraibi e Stati Uniti per diversi giorni. Trump ha invitato con un tweet gli abitanti a mettersi al sicuro.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

65 milioni di posti di lavoro dalla lotta al cambiamento climatico

La Global Commission on the New Climate Economy ha messo a punto uno studio incentrato sui benefici economici che porterebbe la crescita sostenibile e la lotta al cambiamento climatico: “Unlocking the Inclusive Growth Story of the 21st century” è il titolo. Verrà presentato al Global Climate Action Summit in programma per metà settembre a San Francisco, e a quanto pare il PIL globale beneficerebbe di 26 trilioni di dollari in più entro il 2030 se ci fossero azioni più incisive sul clima. La svolta “verde” inoltre porterebbe allo sblocco di 65 milioni di posti di lavoro nel settore, pari alla forza lavoro di Egitto e Gran Bretagna messe insieme. Se passare al “low carbon” sembra costoso, bisogna anche tenere in conto delle spese sanitarie e delle vite umane che verrebbero salvate da morte prematura per cause atmosferiche: ci sarebbero circa 700.000 morti in meno se si rispettasse la linea dettata dall’accordo di Parigi. L’ONU, attraverso il segretario generale Gutierres, sottolinea a sua volta i benefici di una svolta ambientalista, che creerebbe maggior benessere, posti di lavoro, risparmi economici e opportunità di mercato. Il documento propone anche misure come il taglio alle sovvenzioni per i combustibili fossili e l’aumento del prezzo del carbonio che potenzialmente genererebbero 2,8 trilioni di dollari di entrate per i governi. Per fare tutto ciò non si può però prescindere dalla presenza degli Stati Uniti, che con Trump sono usciti dall’accordo di Parigi; tuttavia recentemente il presidente sembra paventare un possibile ritorno all’adesione all’accordo, a patto che ci siano benefici economici per gli USA. La chiave pare stia proprio nel prospettare un boost economico.

DA https://www.financialounge.com/

A cura di M.B.

 

Giappone: terremoto 6.8

Il bilancio del terremoto che ha colpito l’isola giapponese di Hokkaido nella notte è di 8 morti, 126 feriti e 40 dispersi. Il terremoto ha lasciato al buio 3 milioni di abitazioni, 40 ospedali e ha causato frane e smottamenti nei pressi del suo epicentro. L’aeroporto di Sapporo è rimasto chiuso e i treni superveloci fermi. Il premier Abe ha inviato 25.000 uomini delle forze dell’Autodifesa a salvare persone in eventuale pericolo.

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A cura di M.B.