L’autunno nero dei campi in Italia

In occasione dell’11 novembre la Coldiretti presenta un rapporto a proposito dell’annata 2017, che ha visto gelate primaverili seguite da grande siccità estiva ed autunnale che ha portato ad una sofferenza dei raccolti in Italia. Il miele risulta dimezzato (addirittura due barattoli su tre in vendita sono provenienti dall’estero), c’è stato un crollo del 23% del raccolto di mele (con punte del 60% in Trentino), una diminuzione dell’11% dell’olio d’oliva (già provato da anni difficili), mentre i funghi e i tartufi sono pressoché spariti dalle tavole. La vendemmia a sua volta è stata una delle peggiori dal dopoguerra, con un taglio del 26% rispetto allo scorso anno; ma l’Italia su questo fronte riesce ancora a difendersi bene per la grande varietà della produzione. Il clima capriccioso ha provocato danni a produttori e consumatori, che rischiano di vedersi spacciare prodotti stranieri per prodotti italiani e per questo motivo bisogna prestare molta attenzione alle etichette e cercare di acquistare prodotti come miele, olio e vino a chilometro zero.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

In 27 anni perso il 75% degli insetti alati

Secondo i dati pubblicati da uno studio dell’Università olandese di Radboud sulla rivista Plos One, in meno di 30 anni sono spariti il 75% degli insetti alati tra cui farfalle, api e mosche. I dati sono stati raccolti in ben 63 aree protette della Germania e preoccupano molto gli scienziati, in quanto sono una spia ecologica che riguarda non solo l’Europa ma il mondo intero (dobbiamo ricordare che sono responsabili dell’impollinazione dell’80% delle piante selvatiche e sono fonte di cibo per il 60% degli uccelli). I ricercatori hanno piazzato delle trappole entomologiche e comparando e misurando la biomassa raccolta hanno constatato un declino del 76% con picchi dell’82% in piena estate, quando la loro presenza dovrebbe aumentare. Le concause probabilmente sono i pesticidi, il cambiamento climatico e la distruzione delle aree selvatiche. Inoltre è molto probabile che questa situazione rispecchi altre analoghe in Europa ed altre parti del mondo in cui le aree protette sono circondate da terreni intensamente sfruttati; non possiamo neanche lontanamente immaginare cosa accadrebbe se questa tendenza si confermasse nel tempo.

DA “IL CORRIERE DELLA SERA”

A cura di M.B.

Il Po al tempo della siccità

Il fiume più lungo d’Italia in alcuni tratti ormai sembra solo un rigagnolo e i suoi affluenti sono totalmente prosciugati (ridotti a pietraie erbose) e la situazione nel Piemonte occidentale e meridionale è critica, con un deficit pluviometrico del 37 %. Sono stati 30 ormai i giorni passati senza pioggia, superati in tempi recenti solo nel 1997 (32 giorni) e nel 2011 (36 giorni). Senza arrivare alla siccità estrema registrata nel 1921 (54 giorni), il Piemonte, una regione tradizionalmente ricca d’acqua, si ritrova a fare i conti con la sete, esasperata dallo smog.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

I pitoni giganti in Indonesia

La presenza massiccia di piantagioni di palme da olio delle multinazionali probabilmente è la causa in Indonesia, a Sumatra, del proliferare negli ultimi tempi di pitoni giganti, lunghi fino a otto metri. Più di una persona ha fatto davvero dei brutti incontri con questi rettili nelle piantagioni, che sorgono dove una volta erano presenti delle foreste pluviali, loro habitat naturale. Sfrattati dalla deforestazione insieme alle loro prede, i piccoli roditori, ora si avvicendano tutti insieme nelle piantagioni, dove lavorano molte persone.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Esodo dei batteri a nord col surriscaldamento globale

I fitopatologi lanciano l’allarme per le nostre specie vegetali che in futuro saranno sempre più minacciate da funghi e batteri originari dei Tropici, che ora col riscaldamento globale “migrano” più a nord. Alcune colture, come quelle dello spinacio e del ravanello hanno già subito le conseguenze dell’attacco di questi organismi, che tendono a macchiare e far seccare le foglie della verdura.

DA “LA STAMPA”

A cura di M.B.