Quasi tutti gli uccelli marini mangeranno plastica nel 2050

Nel 2050, la quasi totalità degli uccelli marini si ciberà di plastica, a causa degli 8 milioni di tonnellate di plastica che gettiamo ogni anno negli oceani. Nel 2015 abbiamo gettato in mare l’equivalente di 900 grattacieli alti come l’Empire State Building. La catena alimentare così viene disturbata da questi elementi tossici, che vengono ingeriti dai pesci che poi mettiamo sulle nostre tavole, completando il ciclo. La plastica soffoca tartarughe e delfini e le microplastiche contenute in detergenti e cosmetici stanno avvelenando le acque del nostro pianeta. Molti paesi, dalla Francia, all’Inghilterra e all’Italia, passando per Canada e alcuni stati africani, si sono mobilitati per proibire shopper in plastica, posate, bicchieri e piatti non compostabili e microplastiche, eppure c’è ancora molto da fare per mitigare questa tragica situazione per il mare, per gli animali e per noi stessi.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Detergenti e vernici inquinanti quanto il traffico

L’agenzia statunitense NOAA ha recentemente condotto uno studio sui livelli di particolato e ozono nella trafficatissima Los Angeles, ma nel tentativo di attribuire al traffico dei mezzi di trasporto  tutta la colpa dell’inquinamento nella metropoli, ha fatto un’inquietante scoperta sull’inquinamento domestico. Effettuando analisi sull’attività delle aziende chimiche e la produzione di VOC (i cosiddetti “composti organici volatili”), ne risulta che la quantità di questi ultimi sia due o tre volte superiore al livello di guardia, mentre le emissioni nocive attribuibili al traffico sono inferiori di un quarto rispetto alle stime. Eppure il consumo medio pro capite di carburante è circa 15 volte superiore a quello di lozioni e detergenti vari! I VOC sono idrocarburi gassosi che si trovano in sgrassatori, deodoranti e smalti; il loro effetto sulla salute è potenzialmente negativo, si passa da una lieve sensazione di disagio sensoriale a vere e proprie patologie respiratorie e al cancro (il benzene è una componente potenzialmente cancerogena).

Dunque all’interno delle nostre case vi è un importante livello di ristagno di queste sostanze tossiche volatili; non è il caso di creare allarmismi, ma è necessario che si mettano al più presto al bando le sostanze nocive alla salute umana per poter continuare ad utilizzare in tutta serenità i prodotti dell’igiene quotidiana delle nostre case e della persona.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Il mercurio sotto i ghiacci dell’Artico

Un contenuto millenario di mercurio pari a 50 vasche olimpioniche: è questo che si nasconde, secondo gli scienziati dell’Università del Colorado, sotto il permafrost dell’emisfero settentrionale.

Se attraverso il riscaldamento globale e l’inquinamento si dovesse sciogliere il permafrost fino in profondità, il mercurio verrebbe rilasciato nell’atmosfera e nell’acqua, fino a contaminare la flora e la fauna e risalendo la catena alimentare colpirebbe la salute dell’uomo. Ci sono circa 57 milioni di litri di mercurio pronti a tornare in circolazione, pari a 10 volte il mercurio emesso dall’uomo negli ultimi 30 anni. Il rilascio del mercurio, agli attuali ritmi di riscaldamento globale, potrebbe avvenire entro fine secolo, quando si prevede che il permafrost sarà sciolto per il 30-99%. Il mercurio è altamente dannoso sia per gli animali che per gli esseri umani, in quanto genera malformazioni e danni ai feti, e non di rado è stato rintracciato in carcasse di orsi e narvali.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

39 città fuorilegge per lo smog

Polveri sottili e ozono sono colpevoli di un’emergenza smog mai così grave nella storia del nostro paese; questa è la denuncia di un rapporto di Legambiente sulla qualità dell’aria nelle città italiane. Ben 39 città hanno livelli di molto sopra il limite di legge per ciò che riguarda le Pm 10 (hanno registrato più di 35 giorni in un anno con concentrazione di Pm 10 al di sopra di 50 microgrammi/metro cubo) e la situazione del Nord e in particolare la Pianura Padana è la più critica. L’Europa, in occasione di un vertice a Bruxelles sull’inquinamento, ha lanciato un ultimatum al nostro paese, che in caso non dovesse adeguarsi ai limiti sarà oggetto di sanzioni e rinvii alla giustizia europea. Torino, Alessandria, Padova, Pavia e Cremona sono tra le città con i quartieri più inquinati: addirittura superano i 100 giorni oltre il limite di concentrazione di polveri sottili all’anno. Certo anche altre città del nord sono vicine al record negativo (Asti, Milano, Venezia e Lodi, solo citandone alcune), mentre per le città del centro e sud in testa c’è Frosinone. Per ciò che riguarda l’ozono invece, le peggiori sono Catanzaro, Bergamo, Mantova, Monza e Lecco. Tutto ciò si traduce in un rischio importante per la salute generale e un peso per il sistema sanitario, per non parlare delle morti premature a causa dell’inquinamento, stimate in 60.000 l’anno.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Cina contro lo smog: torre per ripulire l’aria

Nella provincia di Shaanxi, a nord della Cina, è stata costruita una torre, detta la Xian Smog Tower, che riuscirebbe, secondo i realizzatori, a produrre 10 milioni di metri cubi di aria pulita al giorno. Sarebbe solo una delle misure avviate dal governo di Pechino per muovere guerra all’inquinamento e diventare il primo paese per utilizzo di energie rinnovabili.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.