L’autunno nero dei campi in Italia

In occasione dell’11 novembre la Coldiretti presenta un rapporto a proposito dell’annata 2017, che ha visto gelate primaverili seguite da grande siccità estiva ed autunnale che ha portato ad una sofferenza dei raccolti in Italia. Il miele risulta dimezzato (addirittura due barattoli su tre in vendita sono provenienti dall’estero), c’è stato un crollo del 23% del raccolto di mele (con punte del 60% in Trentino), una diminuzione dell’11% dell’olio d’oliva (già provato da anni difficili), mentre i funghi e i tartufi sono pressoché spariti dalle tavole. La vendemmia a sua volta è stata una delle peggiori dal dopoguerra, con un taglio del 26% rispetto allo scorso anno; ma l’Italia su questo fronte riesce ancora a difendersi bene per la grande varietà della produzione. Il clima capriccioso ha provocato danni a produttori e consumatori, che rischiano di vedersi spacciare prodotti stranieri per prodotti italiani e per questo motivo bisogna prestare molta attenzione alle etichette e cercare di acquistare prodotti come miele, olio e vino a chilometro zero.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Addio diesel in Germania: treni a idrogeno

A partire dal 2021 i pendolari della Bassa Sassonia viaggeranno addirittura su treni a idrogeno grazie all’accordo firmato dal gruppo locale dei trasporti e il Gruppo Linde con Alstom per la fornitura di 14 treni Coradia iLint. Sono treni a idrogeno, a zero emissioni, che sono in grado di percorrere 1000 km con un pieno, raggiungendo fino a 140 km/h e avranno un loro punto di ricarica fornito dal gruppo Linde. La fase pilota sarà avviata nel 2018 e poi proseguirà con un secondo veicolo con la manutenzione affidata ad Alstom per 30 anni. E’ una vera rivoluzione che si possa viaggiare in un treno ad emissioni zero che ha le stesse prestazioni di un normale treno regionale, affermano dalla direzione di Alstom.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B

Piano Juncker per l’energia

Dal 2021 al 2030 serviranno ogni anno 379 miliardi di euro per il piano Marshall ideato dall’Europa per l’ambiente, per poter rispettare gli obiettivi sulle emissioni e sulle rinnovabili. Per recuperare quella cifra da capogiro non basterebbero tutti i fondi pubblici del mondo, come osserva il presidente del parlamento europeo Tajani, quindi è necessario attirare investimenti privati attraverso incentivi finanziari. Mentre su eolico e solare sono stati fatti grandi passi avanti nella riduzione dei costi, nell’edilizia la situazione è definita “frustrante”, ed è proprio questo settore responsabile del 40% delle emissioni in Europa. La Commissione europea si è data molto da fare per creare strumenti legislativi per spianare la strada al raggiungimento degli obiettivi climatici e il Fondo europeo per gli investimenti strategici ha finora convogliato il 25% delle risorse per l’ambiente e l’innovazione ma non basta: si dovrebbe arrivare al 40% per raggiungere gli obiettivi. Ma se c’è un problema che l’Europa non si è posta è il ruolo del gas naturale, che dovrebbe far da ponte per la transizione da combustibili fossili ad energie pulite, che rischia di mandare gambe all’aria l’accordo di Parigi, a causa del già annunciato aumento di CO2 nell’aria. L’impatto dell’anidride carbonica e del metano è stato sottovalutato e ora gli accordi di Parigi sono molto vicini al fallimento a causa anche di questa “svista”.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Maltempo in Campania

La zona da Positano ad Aversa è flagellata dal maltempo tra piccole frane, crolli e allagamenti, con situazioni critiche nella zona della Costiera Amalfitana e la Penisola Sorrentina. Da giorni volontari e tecnici sono al lavoro per liberare le aree interessate da eventi alluvionali e dissesti idrogeologici, che hanno portato un mare di fango e detriti. Alcuni abitanti hanno anche dovuto abbandonare le proprie case a Nocera Superiore e Cava dei Tirreni a causa dei costoni che sovrastano le case che sono stati interessati da vasti incendi quest’estate, e sono stati accolti in strutture comunali. La Protezione Civile ha prorogato l’allerta sulle zone costiere con l’allerta arancione estesa all’intera Campania. Piove incessantemente e molte scuole sono rimaste chiuse a Positano, molti turisti sono rimasti bloccati a causa dei collegamenti a singhiozzo con l’isola di Capri e diverse corse della Circumvesuviana sono state chiuse con disagi enormi per studenti e pendolari.

DA “LA STAMPA”

A cura di M.B.