Meteo: arriva la settimana più calda dell’anno

Un anticiclone africano, nato nel deserto del Sahara, ha investito l’Italia con la sua umidità soffocante, tanto che sono previste temperature dai 34º ai 39º nel weekend, con tempo soleggiato ovunque sulla penisola. L’anticiclone, che parte con l’aria secca delle dune del deserto, viaggia accumulando i cristalli d’acqua e sale sul Mediterraneo, che la rendono pesante ed umida; molto diverso era l’anticiclone delle Azzorre, che passava attraverso Spagna e Francia per arrivare da noi portando l’estate calda e secca, ormai rarissimo dal 2003.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Siccità: l’Emilia Romagna chiede lo stato di emergenza

La richiesta dello stato di emergenza nazionale sarà formalizzata questa settimana con la firma del Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. La crisi idrica ha colpito l’intero territorio regionale e non sono previste variazioni a breve nelle temperature e nelle precipitazioni. Servono misure straordinarie per fronteggiare la situazione drammatica del settore potabile e agricolo; le riserve idriche hanno risentito pesantemente della siccità. In particolare a Piacenza e Parma sono stati riscontrati i deficit maggiori, con 40/50% di pioggia in meno rispetto alla norma.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.

Primavera soffocante: temperature sempre più alte

La primavera 2017 è stata tra le più calde dal 1800, specialmente per ciò che riguarda il periodo marzo-maggio, con un’eccedenza di 2º gradi rispetto alla media del periodo, secondo il monitoraggio condotto dal Cnr. L’inizio del 2017 era partito con poca pioggia e poca neve, lasciando a secco il Nord, le zone tirreniche e la Sardegna (con precipitazioni pari a metà della media del periodo tra gennaio e maggio in queste regioni) ed è proseguito con un marzo dall’insolito tepore, che ha fatto anticipare la crescita della vegetazione di ben tre settimane, per poi subire una traumatica battuta d’arresto nel Nord Est con due notti di gelo a fine aprile. La calura poi ha raggiunto nuovi picchi a maggio, portando la temperatura fino a 35º gradi sulle pianure del Nord Est. La siccità questa primavera ha colpito duramente la Sardegna, che sta soffrendo di grave penuria d’acqua, insieme all’Emilia e il Veneto che, in assenza quasi totale di neve sulle Dolomiti, hanno visto fiumi di montagna prosciugarsi nel loro corso verso la pianura e falde acquifere con livelli vicini ai minimi storici, senza tralasciare il problema dei laghi prealpini in Lombardia, cui manca circa il 20 % del normale invaso del periodo. L’ondata di caldo prevista a breve inasprirà ulteriormente la situazione di siccità in queste regioni, le cui coltivazioni sono già state messe a dura prova. Migliori sono invece le condizioni del Friuli Venezia Giulia e delle zone interne del Sud e la Sicilia, dove si sono registrate quest’inverno nevicate straordinarie (si ricordi quelle sull’Appennino centro meridionale) e precipitazioni superiori della media. Il problema della siccità oggi sembra interessare solo agricoltori e operatori dei settori idrico, sanitario ed energetico, mentre altri si godono il caldo che porta turisti e affari, tuttavia se non si agisce subito per affrontare il problema, ne subiremo tutti le conseguenze, anche a breve, nella vita di tutti i giorni.

DA “LA STAMPA”

A cura di M.B.

Meno plastica, più Mediterraneo!

La nave Rainbow Warrior di Greenpeace è pronta a solcare le acque europee dalla Spagna al Mar Nero passando per il Mediterraneo, per monitorare la situazione dell’inquinamento dovuto alla plastica gettata nel mare. Ben il 96 % dei rifiuti galleggianti nel nostro mare è di plastica, ma il problema non è localizzato alla superficie; vi sono rifiuti anche a 3 km di profondità, tanto che alcune zone sono paragonabili a quelle delle cosiddette “zuppe di plastica” nelle acque tropicali. Nelle acque degli oceani finiscono ogni anno 8 tonnellate di rifiuti di plastica e ciò è intollerabile per la salute dell’ambiente e la nostra. Greenpeace per questo motivo ha lanciato una petizione rivolta all’Europa perché si aboliscano gradualmente i prodotti usa e getta in plastica.

A cura di M.B.

DA SITO GREENPEACE

New York sommersa dalle acque

I film-maker Claire&Max hanno realizzato un video in cui si può osservare ciò che realisticamente avverrà a New York se il livello dell’oceano dovesse aumentare; ciò potrebbe accadere in un futuro più prossimo di quanto non si creda. Infatti l’Ipcc ha previsto entro il 2100 un innalzamento delle acque dei mari fino ad un metro; tuttavia la previsione non tiene in conto dello scioglimento dei ghiacci già in atto, che porterebbe, secondo il prof. James Hansen della Columbia University, ad un aumento dai cinque ai nove metri del livello delle acque entro il 2080. Per questo motivo è importante iniziare immediatamente a rispondere con misure concrete per raggiungere gli obiettivi fissati dall’accordo di Parigi.

DA “LA REPUBBLICA”

A cura di M.B.