Emissioni zero nel 2045: la Svezia fa sul serio

La Svezia ha di recente approvato la Klimatreform, che si prefigge la riduzione delle emissioni di gas serra dell’85 % rispetto al 1990 entro il 2045. Obiettivo ambizioso, con l’aggiunta che il 15 % restante sarà destinato allo sviluppo di foreste che facciano da “carbon sink” e in investimenti volti alla sostenibilità ambientale all’estero. La legge entrerà in vigore nel 2018 e le misure per il taglio della CO si concentrano su incentivi alla mobilità sostenibile tra energia elettrica e biofuel ed incentivi per la diffusione dell’eolico. Il ministro dell’Ambiente Isabel Lövin si dice fiduciosa e aggiunge che l’obiettivo potrebbe anche essere raggiunto prima del 2045, grazie anche ad un sistema di tappe intermedie di verifica messo a punto in parallelo alla riforma. L’approvazione della Klimatereform è stata festeggiata da una foto di gruppo del ministro insieme al suo staff interamente al femminile, una sorta di provocazione e risposta alla foto del presidente Trump (noto negazionista del mutamento climatico) che pochi giorni prima si era fatto fotografare nell’atto della firma del decreto che blocca i fondi federali alle Ong che sostengono l’aborto, attorniato da soli uomini.

A cura di M.B.

DA “LA REPUBBLICA”

Multa miliardaria all’Italia per emissioni inquinanti

L’Italia, oggi come mai, si trova sotto la lente d’ingrandimento da parte della Commissione Ue in ruolo di garante del rispetto degli impegni dei vari stati in materia di emissioni di gas nocivi nell’atmosfera. Il nostro paese rischia di trovarsi a pagare una multa esorbitante da un miliardo di euro a causa dello sforamento dei livelli di biossido di azoto e delle letali «Pm10»; eppure il conto più salato lo abbiamo già pagato e continuiamo a pagarlo in termini di vite umane da un almeno decennio. Da quando siamo stati condannati dalla Corte di Giustizia europea per il biennio 2006-2007, non abbiamo mai smesso di sforare i limiti di emissioni, tanto da essere i terzi peggiori in Europa. Le grandi città del nord e la Pianura Padana hanno un triste primato da questo punto di vista, anche a causa delle scarse piogge, tanto che c’è il rischio di intossicazione un giorno su tre.

Inopinabile è la relazione causa-effetto tra la concentrazione di polveri sottili e molte morti premature e patologie respiratorie e cardiovascolari, verificata dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il premier Gentiloni invoca uno sforzo corale della politica sull’argomento, tuttavia l’Italia resta uno dei 23 paesi su 28 in Europa che non rispetta da tempo gli impegni e nell’attesa arriverà l’ennesimo conto da pagare.

A cura di M.B.

DA “LA STAMPA”

Fare cultura ambientale in Italia

Luca Mercalli, studioso di clima e presidente della Società Meteorologica Italiana, evidenzia l’importanza di fare cultura ambientale di massa nel nostro paese, per evitare che il cambiamento climatico rimanga relegato in un angolo come l’ennesimo fastidio che prima o poi si risolverà da sé.

In Italia, dove i ghiacciai e la neve sulle Dolomiti si stanno progressivamente sciogliendo, la sensibilità e la consapevolezza sui temi ambientali è ancora appannaggio di pochi e ancora poche aziende virtuose si rendono protagoniste di un vero cambiamento attraverso energie rinnovabili, raccolta differenziata e creazione di dispositivi e materiali ecosostenibili. L’Italia dimostra di essere anche in questo campo il paese delle contraddizioni, in cui convivono progetti innovativi a favore dell’ambiente e vergognosi esempi di degrado ambientale, spreco, cementificazione ed inquinamento. Come dice Mercalli, tenere il piede in troppe scarpe per favorire gli interessi di tutti non può che creare contraddizioni e squilibri tra coloro che hanno a cuore l’ambiente e coloro che perseverano nel distruggerlo. Dobbiamo avere il coraggio di scegliere, e scegliere nell’interesse di tutti, tenendo presente che, come diceva Voltaire, “gli uomini chiacchierano, la natura agisce”.

A cura di M.B.

DA MENSILE ALLEANZA COOP 3.0 EDIZIONE VENETO

La barriera corallina amazzonica e le trivellazioni

Greenpeace lancia l’allarme contro i progetti di ricerca di compagnie petrolifere che mirerebbero a mettere le mani sulla barriera corallina amazzonica in vista di potenziali trivellazioni.
La barriera corallina è un ecosistema scoperto recentemente tra la Guyana francese e lo stato brasiliano di Maranhão che potrebbe restituirci un quadro importante nell’ambito della biologia marina con potenziali scoperte di nuove specie e costituisce base importante per l’economia dell’area, fondata principalmente sulla pesca. Ancora una volta si lancia così un appello alla difesa della natura e dell’economia tradizionale locale per contrastare le cieche logiche di profitto delle multinazionali che non hanno rispetto per l’ambiente.

A cura di M.B.

DA “LA REPUBBLICA”

Smog e qualità della vita

Si parte in questo articolo dall’allarme lanciato dall’Agenzia europea per l’Ambiente sulle morti premature causate da smog in Europa e la cifra da capogiro è di 476.000 morti all’anno.

Nei giorni in cui i livelli di smog in Italia raggiungono soglie critiche, si deve riflettere sul fatto che una delle variabili più importanti nel valutare la qualità della vita è data dal livello di inquinamento atmosferico, che, sebbene complessivamente stia migliorando in Europa, continua a causare troppe vittime.

A cura di M.B.

DA “LA STAMPA”