Anatomia di una rivoluzione

anatomia-di-una-rivoluzioneAnatomia di una rivoluzione
La logica della scoperta scientifica di Darwin

di Telmo Pievani

Edito Mimesis Edizioni (Collana “Epistemologia”)

Presentazione

Ventidue anni di attesa e di reticenza. Dodici anni di rimaneggiamenti. “L’origine delle specie” di Darwin non fu soltanto un libro. Fu un romanzo di formazione, un travaglio teorico e umano, un cantiere aperto di idee e di ipotesi. La sua struttura argomentativa “alla rovescia” è peculiare e rivelatrice. Dalle sue pagine traspira la complessa logica della scoperta scientifica del naturalista inglese e il suo metodo misto, tra induttivismo e slanci ipotetico-deduttivi. In questo saggio il capolavoro darwiniano viene scomposto e ricomposto in un modo del tutto inedito, seguendo le sottili tracce delle revisioni apportate dall’autore alle sei edizioni successive dell’Opera, fino all’ultima del 1872. Un meticoloso lavoro di scavo storico e linguistico, con una sequenza analitica di citazioni tradotte ex novo dall’originale, che svela tutto il pluralismo teorico di Darwin, la sua attenzione verso le obiezioni degli avversari, la consapevolezza dei punti deboli, la forza delle evidenze e delle argomentazioni, e soprattutto le predizioni rischiose (alcune poi corroborate, altre smentite) che proiettarono la teoria dell’evoluzione nel futuro della ricerca biologica. Questo libro è al contempo una guida alla lettura e una proposta filosofica e storiografica, che permette di capire oggi il nocciolo teorico del neodarwinismo e l’agenda dei problemi ancora aperti in filosofia della biologia.

Homo sapiens e altre catastrofi

homo-sapiens-e-altre-catastrofiHomo sapiens e altre catastrofi
Per un’archeologia della globalizzazione

di Telmo Pievani

Edito da Universale Meltemi

Presentazione

La storia di come un mammifero di grossa taglia strettamente imparentato con gli scimpanzé si sia staccato dalla sua famiglia di ominidi e abbia colonizzato l’intero pianeta potrebbe essere molto diversa da quella che avevamo sperato, immaginato e sognato guidati dall’ambizione di essere una specie in qualche modo privilegiata. È una storia ricca di discontinuità, di biforcazioni contingenti e di eventi accidentali, di migrazioni, di derive e di ibridazioni. Una storia che, in molte occasioni, avrebbe potuto benissimo prendere tutt’altra direzione e che assomiglia sempre meno a una trionfale marcia di progresso, a una scala lineare di adattamenti e di perfezionamenti dettati dalle leggi inflessibili della selezione naturale. Facendo dialogare evoluzionismo, paleoantropologia, genetica ed ecologia in una sorta di avvincente biografia “familiare” ed evoluzionistica, Telmo Pievani va alla scoperta della molteplicità delle origini della specie umana e della complessità del popolamento sulla Terra, convinto che non si possa comprendere a pieno il significato dei processi di globalizzazione economica e culturale contemporanei senza una loro collocazione nel tempo profondo della planetarizzazione della nostra specie. Con una prefazione di Niles Eldredge.

Un resoconto ampio, ben informato e ricco di spunti poetici sul nostro posto nel mondo e sul modo in cui noi raccontiamo – e abbiamo raccontato – a noi stessi la storia di come siamo giunti fin qui. Attraversando le interfacce della storia, della filosofia e della scienza, questo libro dovrebbe essere letto da tutti coloro che sono interessati a sapere come noi, e la nostra specie, siamo immersi nella meravigliosa rete della natura. Un’opera davvero necessaria”.

Ian Tattersall, American Museum of Natural History, New York

L’Everest tra sogno avventura e scienza

l-everest-tra-sogno-avventura-e-scienzaL’Everest tra sogno avventura e scienza
Vent’anni di ricerche in Nepal

di Anna Milvia Boselli, Gianumberto Caravello, Alberto Baroni

Edito da Cleup
Conversazione con Aldo Comello

Presentazione

Questo libro è nato dall’incontro tra ricerca scientifica condotta con il dovuto rigore: il monitoraggio dell’acqua nell’ambiente himalayano inquinato da un trekking sregolato, invasivo, consumistico; l’organizzazione di laboratori; la formazione dei residenti per consentire loro di gestire i depuratori e gusto dell’avventura. All’altro capo di questa corda tesa tra sperimentazione scientifica e passione della ricerca c’è, infatti, la capacità di immaginazione, la voglia di emozioni nuove, la fantasia che è obbligatorio tener pronta, arrotolata nel bagaglio del viaggiatore. Ciò che ispira il viaggio in paesi lontani è lo stesso sentimento che viene scolpito nelle parole eterne dell’appello di Ulisse ai compagni d’avventura, al passaggio delle Colonne d’Ercole.
I viaggi, che si ripetono per circa un ventennio, da Katmandu, base di partenza dell’esplorazione delle vette e delle valli selvagge che conducono verso il tetto del mondo, nel paese del freddo, del fenomeno straordinario degli arcobaleni rovesciati, delle tormente di neve che non lasciano scampo, delle insidie dell’atmosfera rarefatta, strappano i nostri tre ricercatori dalla routine del vecchio occidente, dominato dalla politica, dai partiti, da schegge ideologiche ormai fossili, dove la vita è bloccata, le esigenze autentiche inquinate, la percezione di sé e degli altri deviata; offrono uno spazio di esperienze nuove, un’occasione di contatto con popoli che hanno conservato i riti, i costumi religiosi e civili di una comunità molto diversa da quella in cui siamo inseriti un po’ per caso, un po’ per necessità.

Anna Milvia Boselli, biologa, docente a contratto di Igiene e Legislazione sanitaria all’Università di Padova, membro dell’Associazione Riconosciuta Ev-K2-CNR.

Gianumberto Caravello, biologo, docente di Igiene, sicurezza, Epidemiologia e Biostatistica all’Università di Padova.

Alberto Baroni, biologo, docente di Igiene ed Educazione sanitaria all’Università di Padova.

Aldo Comello, giornalista.

Il cervello, la mente e l’anima

il-cervello-la-mente-e-l-animaIl cervello, la mente e l’anima
Le straordinarie scoperte sull’intelligenza umana

di Edoardo Boncinelli

Edito da Mondadori

Presentazione

Ogni giorno, in ogni istante della nostra vita, si verifica dentro di noi un vero e proprio miracolo: la capacità di apprendere, di ricordare, di fare delle scelte. Il cervello è infatti costituito da miliardi di cellule predisposte ad operare secondo un repertorio fisso, ma è proprio questa armonia prestabilita a produrre l’imprevedibile, consentendoci di trattenere cognizioni in una dimensione misteriosa – la memoria – e conseguentemente di creare nuovi pensieri e nuove emozioni.

La scienza ancora non sa con precisione come funzioni questo prodigioso meccanismo, ma negli ultimi venticinque anni è stata in grado di chiarire più cose di quante ne siano state apprese nel corso dei millenni.

“Il cervello, la mente e l’anima” racconta le straordinarie scoperte in questo campo, e le descrive con un rigore e una chiarezza che non escludono lo stupore per una macchina – quella del pensiero – che intrecciando sempre gli stessi fili, sa produrre tessuti dai mille motivi, sempre nuovi e sempre diversi.

Con i soldi degli altri

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Il capitalismo per procura contro l’economia

di Luciano Gallino

Edito da Einaudi

Presentazione

Una massa di risparmio equivalente al Pil del mondo viene gestita, a loro esclusiva discrezione, da enti finanziari quali fondi pensione, fondi di investimento, assicurazioni e vari tipi di fondi speculativi. La maggior parte è controllata da grandi banche. Il loro mestiere consiste nell’investire quotidianamente soldi degli altri: per questo sono chiamati investitori istituzionali. In appena vent’anni il peso di questo «capitalismo per procura» nell’economia mondiale è diventato formidabile: gli investitori istituzionali hanno oggi in portafoglio oltre la metà del capitale delle imprese quotate. Nel tutelare gli interessi dei risparmiatori, sono in genere indifferenti alle conseguenze sociali degli investimenti che effettuano. Il loro unico criterio guida è la massimizzazione a breve termine del rendimento finanziario.

Dalla crisi esplosa nel 2008, che ha coinvolto in diversi modi anche gli investitori istituzionali, si potrà stabilmente uscire soltanto con nuove forme di regolazione dell’economia.

Posto che controllano la metà di essa, le riforme dovranno necessariamente coinvolgere anche questi enti: se i loro capitali fossero investiti in infrastrutture, scuole, trasporti, ambiente, l’economia del mondo ne trarrebbe sicuro vantaggio. A tale scopo occorrerebbe anche ridare voce, nelle loro strategie di investimento, ai milioni di persone che a essi affidano i loro soldi.

Milioni di persone affidano i risparmi a fondi pensione, fondi d’investimento e assicurazioni. Enti che di rado badano alle conseguenze sociali delle loro strategie finanziarie. Per uscire dalla crisi occorrono nuove forme di regolazione dell’economia.