Perche’ la scienza

Perché la scienza

L’avventura di un ricercatore

Di Luca e Francesco Cavalli Sforza

Edito da Mondadori

Presentazione

Questo libro è l’autobiografia di uno scienziato che ha fatto ricerca per oltre sessant’anni, la maggior parte dei quali dedicati a ricostruire la storia dell’umanità. Un’autobiografia particolare, in cui gli eventi della vita sono una cornice e un pretesto per scoprire come si fa scienza, come nascono le conoscenze, di quali strumenti disponiamo per scoprire un passato le cui tracce visibili sono per lo più scomparse, ma che è rimasto impresso nel nostro patrimonio genetico e nella nostra cultura. Luca Cavalli Sforza racconta in queste pagine la storia del suo percorso scientifico e umano, che è anche un pezzo della storia della scienza nell’epoca della sua massima accelerazione: dalle ricerche sulla genetica delle popolazioni umane e sull’evoluzione della cultura fino alla scoperta della sessualità batterica e alla ricostruzione dell’albero genealogico dell’umanità moderna. E’ grazie ai suoi studi che oggi siamo in grado di spingere lo sguardo indietro nel passato dell’umanità di decine e centinaia di migliaia di anni, guardando dentro a ciò che sembrava scomparso per sempre alle nostre spalle. Come si è arrivati a un simile traguardo e cosa lo ha reso possibile? Perché la scienza è il resoconto di questa affascinante avventura.

Luca Cavalli Sforza è professore emerito di genetica a Stanford, California. Ha iniziato prestissimo a interessarsi di evoluzione genetica delle popolazioni umane, avvalendosi del contributo di varie discipline (dall’analisi statistica di dati demografici alla paleoantropologia, alla linguistica) e della collaborazione di altrettanti eminenti studiosi: E’ autore di numerosi libri sia accademici sia divulgativi. Insieme al figlio Francesco ha pubblicato Chi siamo. La storia della diversità umana (1993), Razza o pregiudizio? L’evoluzione dell’uomo fra natura e storia (con Ada Piazza, 1996) e La scienza della felicità. Ragioni e valori della nostra vita (1997).

Francesco Cavalli Sforza, laureato in filosofia, lavora nella comunicazione come autore e regista cinetelevisivo. Ha pubblicato tra l’altro, in collaborazione con il padre, alcuni volumi di scienza per le scuole: Natura (2003), Galapagos (2006).

La conquista sociale della terra

La conquista sociale della terra

Di Edward O. Wilson

Edito da Raffaello Cortina Editore

Presentazione

La conquista sociale della terra è un’innovativa storia dell’evoluzione, resa in una prosa raffinata e stimolante. L’autore delinea lo sviluppo di Homo sapiens dallo stadio iniziale alle più importanti conquiste creative. Nel rielaborare la storia dell’evoluzione umana, attinge alla sua straordinaria conoscenza della biologia e del comportamento sociale per illustrare l’origine della nostra condizione attraverso una limpida e incalzante narrazione. Wilson mostra come, dagli insetti sociali all’uomo, l’evoluzione non sia stata sospinta solo dall’egoismo genetico e dalla competizione individuale, ma anche dallo sviluppo di comportamenti sociali e cooperativi sempre più elaborati all’interno dei gruppi. E’ stata una forza evolutiva a guidare la “conquista sociale della terra” da parte dell’uomo. Ora però abbiamo accelerato a tal punto, attraverso una crescita non regolamentata e incondizionata, da minacciare il pianeta così come lo conosciamo. La conquista sociale della terra presenta una provocatoria teoria delle nostre origini che delinea l’evoluzione del vivente “da inizio tanto semplice..all’attuale e pericolosa civiltà delle Guerre Stellari”. Il risultato è la più importante storia dell’evoluzione sociale, animale e umana di questi ultimi anni.

Edward O. Wilson, entomologo ed esperto di biodiversità, professore emerito alla Harvard University, è considerato uno dei più autorevoli biologi e naturalisti contemporanei. Oltre a numerosi riconoscimenti scientifici, ha ricevuto due premi Pulitzer per le sue opere divulgative.

L’evoluzione della specie umana

L’evoluzione della specie umana

Di Theodosius Dobzhansky

Edito da Einaudi

Presentazione

Uno dei massimi studiosi di genetica viventi, Theodosius Dobzhansky, tenne nel 1959 un corso presso l’Università di Yale da cui è nati questo stimolante volume, ampio e organico studio sull’umanità, considerata non soltanto come frutto di un’evoluzione, ma anche e specialmente come un tutto che continua ad evolversi. L’evoluzione, secondo Dobzhansky, non può essere intesa come processo puramente biologico, né essere definita come storia della civiltà: nasce piuttosto da due componenti, la biologica e la culturale, che servono entrambe alla stessa funzione: l’adattamento e il controllo dell’ambiente in cui l’uomo opera. Molti e importanti i temi trattati: le leggi genetiche, l’influenza dell’ambiente e dell’educazione sull’individuo, il meccanismo e le tappe dell’evoluzione, il significato biologico del formarsi della specie, e nel suo interno, di razze, caste, classi; la necessità di ampliare le conoscenze sull’interazione delle forze biologiche e culturali per consentire all’uomo di ritrovare un equilibrio oggi in pericolo. Per ognuno dei problemi trattati Dobzhansky- che sa muoversi con autorevole lucidità nel vasto campo delle attuali conoscenze. Traccia un quadro rigorosamente scientifico dei tentativi e delle certezze raggiunte, sia da un punto di vista generale, sia soprattutto per quanto riguarda l’uomo, passando poi ad esaminare le varie ipotesi scientifiche che oggi si affacciano.

“L’uomo non è il centro dell’universo come ingenuamente si credeva in passato, ma è anche qualche cosa di molto più bello: è la freccia ascendente della grande sintesi biologica; è l’ultimo, il più acuto, il più complesso, il più raffinati degli strati successivi della vita” Teilhard de Chardin

Theodosius Dobzhansky è nato a Nemirov, in Russia, nel 1900. Formatosi all’Università di Kiev, si è trasferito negli Stati Uniti nel 1927, e dal 1940 è professore di zoologia alla Columbia University. Tra le sue opere ricordiamo Genetics and the Origin of Species (1937).

Oltre i limiti dello sviluppo

Oltre i limiti dello sviluppo

Di Donella H. Meadows, Dennis L. Meadows e Jørgen Randers

Edito da il Saggiatore

Presentazione

“Cassandre! Profeti di sventura! Banditori della catastrofe mondiale!” erano le accuse che i detrattori lanciavano contro gli esperti del System Dynamics Group del MIT che avevano elaborato nei loro computer il modello di previsione World 3 sotto la guida di Dennis e Donella Meadows.

E per contro i fautori : “Questo studio può essere paragonato al movimento degli enciclopedisti francesi che schiuse l’età moderna”.

All’inizio inquieto degli anni Settanta il rapporto promosso dal Club di Roma sui dilemmi dell’umanità, tradotto in più di trenta lingue e venduto in circa dieci milioni di copie, suscitava un dibattito mondiale sui Limiti dello sviluppo. Vent’anni dopo quel primo rapporto, Dennis e Donella Meadows con Jørgen Randers, riformulano le loro equazioni e ripercorrono le curve del World 3 per esaminare le nuove interazioni fra i diversi elementi della problematica mondiale- l’aumento della popolazione e la disponibilità di cibo, le riserve e i consumi di materie prime non rinnovabili, lo sviluppo industriale e l’inquinamento ambientale- per verificare quanto e perché il primo modello si sia discostato dalla realtà e scoprire come potrebbe essere costruito l’avvenire Oltre i limiti dello sviluppo.

La nascita della scienza moderna in Europa

La nascita della scienza moderna in Europa

Di Paolo Rossi

Edito da Laterza

Presentazione

Le idee, i drammi, i personaggi, le contraddizioni che coesistono nel secolo e mezzo in cui avviene il parto difficile della scienza. Un esempio mirabile di facilità, trasparenza, precisione nel dominare una materia immensa come quella del progressivo affermarsi, nei diversi paesi europei, dell’immagine del mondo impostasi a partire dalla “rivoluzione scientifica” del Seicento.

Armando Massarenti, “Il Sole 24 Ore”

Paolo Rossi (Urbino 1923) è professore emerito di Storia della filosofia nell’Università di Firenze. Ha pubblicato tra l’altro: Francesco Bacone. Dalla magia alla scienza (Bari 1957); Clavis universalis. Arti della memoria e logica combinatoria da Lullo a Leibniz (Bologna 1983); I ragni e le formiche: un’apologia della storia della scienza (Bologna 1986); Il passato, la memoria, l’oblio (Bologna 1991 premio Viareggio 1992); Un altro presente (Bologna 2000). E’ socio nazionale dell’Accademia dei Lincei. Nel 1985 gli è stata conferita dalla American History of Science Society la medaglia Sarton per la storia della scienza.